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“Aiuto, mi violenta”, studentessa assalita dentro un portone condominiale dell’Esquilino

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via principe eugenio all'esquilino, Roma

Stava andando a casa di amici, quando sbagliando numero civico una studentessa si è inserita in una palazzina sbagliata della zona Esquilino. Un entrata che avrebbe dovuto evitare, considerato come dietro il portone condominiale si nascondeva il suo futuro violentatore. L’uomo come l’ha vista, subito ha provato a immobilizzarla al muro, chiudendo il portone alle sue spalle per evitare che la giovane scappasse. La ragazza è riuscita a urlare “aiuto” per la tromba delle scale, attirando l’attenzione degli inquilini condominiali che sono subito intervenuti ad aiutarla e scacciare l’uomo.

Studentessa rischia la violenza sessuale all’Esquilino

Una ragazza italiana, ventenne, intorno alle ore 21 del 22 aprile stava transitando in via Principe Eugenio, quando, convinta di aver raggiunto il civico che stava cercando, è entrata in un portone sbagliato, dove ad attenderla ha trovato il soggetto poi tratto in arresto, che, dopo aver chiuso celermente la porta alle sue spalle, ha aggredito la vittima, prendendola per i capelli e, successivamente, palpeggiandola e baciandola con violenza. Le urla della donna e le sue richieste d’aiuto hanno permesso di far giungere, da parte di un condomino, la richiesta di soccorso alla sala operativa della Questura di Roma che, immediatamente, ha inviato sul posto la pattuglia.

Il fermo dello stupratore del Centro Storico capitolino

L’uomo, un bangladese di 38 anni, è stato subito individuato e bloccato dagli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale. Per lui, la Procura della Repubblica ha richiesto la convalida dell’arresto al Gip del Tribunale di Roma. A ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile. Resta un fatto, ovvero la pericolosità della zona dell’Esquilino, di piazza Vittorio e la stazione Termini nelle ore serali, con le donne che rischiano violenze nelle più fantasiose maniere. 

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