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Al via i lavori di demolizione del viadotto della Scafa: dureranno 26 mesi, ecco i particolari

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Lavori viadotto della Scafa

Una novità importante quella che sta per investire il viadotto della Scafa, preziosa arteria stradale di collegamento sia per l’aeroporto di Fiumicino sia per Ostia. Hanno preso il via i lavori da parte di Anas — società del Gruppo FS Italiane —  di demolizione e ricostruzione del viadotto dell’Aeroporto lungo la statale 296 “della Scafa”. L’annuncio degli interventi è stato fatto nel corso della conferenza stampa che si è tenuta presso la sala consiliare del Comune di Fiumicino.

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I lavori lungo la statale 296 “della Scafa”

I lavori, per un investimento pari a 40 milioni di euro, prevedono la demolizione di impalcato e pile dell’esistente viadotto in calcestruzzo e la successiva ricostruzione in sede, con strutture in acciaio. Nello specifico, l’intervento di demolizione e ricostruzione del viadotto dell’Aeroporto, previsto sui 650 metri di sviluppo della struttura risalente agli anni ’60, prevede inizialmente la realizzazione della carreggiata in direzione aeroporto, mantenendo in funzione l’esistente carreggiata in direzione Ostia, con doppio senso di marcia.

Riorganizzazione dei flussi di traffico

Successivamente verrà ribaltato il traffico sulla nuova carreggiata, consentendo i lavori sulla carreggiata in direzione Ostia. È prevista, inoltre, un’organizzazione dei flussi di traffico sulla viabilità esterna alla SS 296 della Scafa. Aspetto quest’ultimo, derivato dagli studi condotti in fase progettuale e concordati con il Comune di Fiumicino e con gli altri Enti coinvolti nei vari passaggi autorizzativi del progetto. Va infine detto che la durata complessiva dell’intervento è di 26 mesi.

Il commento del Sindaco Montino

“Era un’opera necessaria e importante, un intervento – ha spiegato il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – di demolizione e ricostruzione in totale di 1 km e 300 metri di viadotto, sommando entrambi i sensi di marcia, per un ammontare di 40 milioni di euro circa. Bisognava avere il coraggio di farlo, e noi con Anas lo abbiamo avuto, pur sapendo che i lavori avranno un impatto sul traffico locale e sulla vita dei cittadini. Il viadotto di via dell’aeroporto è un’arteria principale che necessitava, per un tratto di essere rifatto per una questione di sicurezza.

Abbiamo nel frattempo lavorato anticipatamente, mentre Anas stava facendo tutte le procedure necessarie, a un sistema di viabilità alternativa che vada a rafforzare quella esistente. In accordo con Adr, che ringrazio, si farà una rotatoria necessaria all’altezza della vecchia stazione di Porto per aprire l’ultimo tratto di corridoio C5 fino a Parco Leonardo. C’è dunque un apporto interistituzionale che ci fa fare un grande passo avanti in tema di sicurezza e infrastrutture importanti”.

“Noi abbiamo fatto un attento monitoraggio dell’infrastruttura – ha aggiunto l’ing. Moladori – che ci ha consentito di verificare le tensioni nelle sezioni più significative del viadotto. Quando serve la sicurezza non si può derogare nulla, migliaia di persone transitano ogni giorno su questo viadotto. È dunque necessario fare interventi che consentano di tornare alla normalità, visto che proprio per ragioni di sicurezza il viadotto esistente ha delle limitazioni. L’investimento di Anas è importante e consentirà di avere una struttura nuova, sicura e più efficiente, progettata da uno staff di assoluto livello capitanato dal prof. Matildi, che ha lavorato anche alla progettazione del nuovo ponte di Genova”.

“Per attutire i disagi – ha concluso l’assessore Caroccia – abbiamo lavorato da tempo all’ideazione di una viabilità alternativa che vada ad affiancare quella che inevitabilmente ricadrà sulla via Portuense. Anche grazie all’apporto di Adr e della rotonda che realizzeranno sul corridoio C5 migliorerà sicuramente la viabilità in questi mesi di lavori. La chiusura ci sarà a partire dai primi mesi del 2023 per una durata di 26 mesi”.

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