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Anniversario Marcia su Roma: niente visite ai morti al Verano, chiuso il cimitero

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Mihajlovic e Costanzo avranno il loro posto al Verano

Roma. ”Cimitero monumentale Verano chiuso per tutta la giornata del 28 febbraio” – questo il testo sull’ordinanza che i visitatori hanno trovato questa mattina davanti ai cancelli del cimitero del Verano, attaccato con del nastro adesivo, e che ha letteralmente scombussolato i piani di molti. Dei visitatori, certo, ma soprattutto dei fiorai che si sono presentati come sempre a di buon mattino lì davanti per allestire i loro banchi di fiori in attesa dei parenti in visita ai loro cari. Ovviamente, non è difficile immaginare lo sconforto di una giornata di lavoro andata in fumo.

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La Marcia su Roma, 28 ottobre 1922

Ma perché hanno deciso di chiudere? ”Per motivi di ordine e sicurezza pubblica in occasione del centenario della Marcia su Roma.” Di fatto, oggi è il 28 ottobre, e in questo stesso giorno, nell’anno 1922, l’Italia divenne fascista, iniziando così a scrivere alcune delle pagine più tristi della nostra storia. Quando si pensa all’evento della Marcia su Roma, nell’immaginario comune collettivo potrebbe farsi largo l’immagine di una moltitudine di gente inferocita, in piazza con Mussolini, a prendersi il potere con la forza. In realtà, a quanto pare, non è andata proprio così. Quel giorno del 1922, Mussolini neppure era presente – era rimasto a Milano –  e le camicie nere si fermarono addirittura a 100 km dalla Capitale. Non ci furono scontri di nessun tipo, e fu l’allora Re Vittorio Emanuele III a consegnare il governo nelle mani del duce. In quel tempo, l’Italia aveva un governo debole, frammentario, e il Paese usciva dalla Prima guerra mondiale debole, diviso, praticamente a pezzi. Il tutto contribuì ad una ascesa rapida del potere fascista, anche perché a tutto questo contesto c’è da aggiungere la crisi economica, povertà e la sfiducia verso le istituzioni, che non mancarono di generare agitazioni e scioperi in tutto il Paese. In questo contesto di profonda crisi dello stato liberale, il fascismo iniziò a muovere i primi passi. 

 

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