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Lavoro nero e alimenti senza tracciabilità nei bar di Anzio: volano sanzioni

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Anzio. Due bar controllati da parte dei Carabinieri durante i loro pattugliamenti di routine. Insieme a loro, anche i militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma. In particolare, tra i diversi locali passati in rassegna nella zona, due bar sono risultati non proprio in linea con le regole: non solo lavoro nero e alimenti non tracciati in un caso, ma un secondo esercizio aveva anche montato delle videocamere di sorveglianza senza alcuna autorizzazione, senza contare anche le diverse anomalie strutturali riscontrate. Ecco i dettaglio.

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Anzio, i controlli dei Carabinieri

Continuano senza tregua, soprattutto durante il fine settimana, i controlli alle attività commerciali del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Anzio, congiuntamente ai militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità e del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Roma. Nella scorsa mattinata, sono stati controllati due bar, uno ad Anzio ed uno nella frazione di Lavinio Lido di Enea. In entrambe le circostanze sono state riscontrate alcune irregolarità: nel primo caso, durante l’accertamento, è emerso che un dipendente era impiegato senza il regolare contratto di lavoro.

Sanzioni salate

Di conseguenza al titolare veniva inflitta la sanzione amministrativa di 1800 €, ai sensi dell’art. 36 bis c. 7 del D.L. 223/2006 e la sanzione accessoria di 2500 € con conseguente sospensione dell’attività lavorativa. Inoltre, il datore di lavoro dovrà assumere il dipendente con un contratto regolare della durata di almeno tre mesi. Contestualmente, i Carabinieri del N.A.S. hanno inflitto una sanzione amministrativa dell’importo complessivo di 2400 € per alcune irregolarità strutturali riscontrate e per la mancata tracciabilità degli alimenti posti in vendita, ai sensi dell’art. 6 del D. Lgs. 193/2007.

Altri controlli sul territorio

Durante il secondo controllo, invece, è stata riscontrata la presenza di diverse telecamere all’interno del luogo di lavoro, installate senza la preventiva autorizzazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Roma, come previsto dall’art. 4 della L. 300/1970; inoltre anche in questa circostanza venivano riscontrate alcune anomalie strutturali, come l’assenza del locale spogliatoi, previsto per i lavoratori dipendenti.

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