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Ardea, Antonino Abate replica alle accuse ricevute da “Noi con Salvini”

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Presidente Abate, lei è stato in questi giorni bersaglio di pesanti attacchi da parte degli esponenti di “noi con Salvini”. Vuole dare ai cittadini anche la sua posizione in merito alle accuse che le sono state rivolte ?

Bene ha detto: esponenti di “noi con Salvini” ovvero persone che si nascondono dietro una sigla e che non hanno mai avuto il conforto dell’appoggio popolare ad Ardea. Persone che si rifugiano sotto sigle diverse per far dimenticare ai loro elettori di aver contribuito a far eleggere questo sindaco che ora strumentalmente combattono. In realtà esprimono solo la loro rabbia per non aver ottenuto da Di Fiori nemmeno uno strapuntino tra le poltrone della maggioranza. Evidentemente il sindaco eletto al primo turno deve aver giudicato irrilevante il loro apporto e questo li ha mandati su tutte le furie ed ora attaccano lui e chiunque altro nel tentativo di ricostruirsi una verginità agli occhi dei cittadini.

Ma accusano lei di fare il gioco del sindaco e soprattutto di aver impedito l’elezione del nuovo presidente del Consiglio.

Questa è la dimostrazione lampante del loro delirio. Per ben quattro volte ho messo all’ordine del giorno l’elezione del presidente e se non si è mai arrivati alla votazione è stato sempre per una precisa scelta degli esponenti di Forza Italia. La maggioranza può, da sola, contare su 9 voti e per aprire l’elezione è sufficiente la presenza in aula di altri due consiglieri della minoranza di cui uno sono io, che non posso esimermi dalla presenza; la minoranza è sempre stata presente a tutti i consigli da me convocati in numero addirittura esuberante a garantire l’elezione del nuovo presidente, può capire dunque quanto sia pretestuosa questa loro accusa che piuttosto dovrebbero rivolgere alla maggioranza stessa.

L’accusano lei di non aver anticipato il punto per l’elezione ponendolo nell’ordine a fine seduta.

L’ordine dei punti da trattare lo decide il presidente ma lo discutono in riunione i capigruppo dove hanno facoltà di decidere dell’intero andamento del Consiglio. Quando gli esponenti di FI hanno chiesto in aula di anticipare il punto dell’elezione del presidente la richiesta è stata bocciata in primis proprio dagli esponenti di altri gruppi della stessa maggioranza; pensa sia compito dell’opposizione togliere le castagne dal fuoco a questi signori ? Se non riescono a risolvere le loro beghe interne dovrei essere io a favorirne gli accordi ? Non trova lei un po’ schizofrenico l’atteggiamento di chi vorrebbe da una parte affossare il sindaco e la sua maggioranza e dall’altra attaccare chi questo stesso fine persegue fin dal primo giorno ?
Sto coprendo un ruolo che mi sta terribilmente scomodo; il mio posto naturale è tra le fila dell’opposizione dove non vedo l’ora di poter riprendere il mio impegno. Ma questo non mi esime da fare comunque il mio dovere di vicepresidente ed è la stessa carica istituzionale ad impormelo: ci sono atti che devono essere fatti a prescindere, nell’interesse dei cittadini che già sono stati penalizzati e pesantemente dall’ibernazione di questa amministrazione; ho portato in Consiglio delibere urgenti, come quelle del riconoscimento dei debiti fuori bilancio, perché un ritardo su questo atto obbligato sarebbe costato migliaia di Euro oltre il dovuto ai cittadini incolpevoli. Non le dico questo per difendermi, non è ho assolutamente bisogno, perché chi è stato presente in aula durante i Consigli da me condotti potrebbe addirittura accusarmi del contrario, ossia di essere stato troppo duro nei confronti del sindaco al quale almeno in un paio di occasioni ho perfino negato la parola.

Crede si risolverà presto questa situazione d’incertezza istituzionale ?

Me lo auguro di cuore e spero avvenga presto, magari con le dimissioni del sindaco, ma vere questa volta e non per gioco come è accaduto a dicembre; i cittadini non meritano oltre questa latitanza, ma non mi chieda un parere perché non saprei proprio cosa dedurre dai comportamenti di questi consiglieri che, come fosse la tela di Penelope, ordiscono di giorno disegni e trame, per poi disfarli litigiosamente nella notte.

Mario Savarese

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