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Ardea. Gli chiedono di pagare la Tari, ma ha venduto casa da 13 anni: l’odissea di un cittadino che ogni anno risulta moroso

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“Se il sindaco di Ardea Mario Savarese quando parla di cittadini morosi, che non pagano le tasse, si riferisce a persone come me, credo che stia prendendo un grande abbaglio. E allora, altro che asfaltare le strade con l’albatro, non potrebbe usare nemmeno lo scotch”.

Cerca di ironizzare Gianluca, l’uomo che ormai da 13 anni riceve puntualmente l’avviso di pagamento della Tari per un’abitazione venduta nel 2006. 

“Ogni anno mi chiedono circa 250 euro che ovviamente non pago. Perdendo un sacco di tempo, che sottraggo al mio lavoro, vado negli uffici preposti e spiego che la casa non mi appartiene più e che quei soldi non devo pagarli. Apparentemente sembra che capiscano, ma evidentemente non è così, perché puntualmente l’anno dopo mi arriva il nuovo avviso di pagamento. E ovviamente io sono tra i morosi che il sindaco indica tra i colpevoli di non pagare le tasse nel suo Comune. Peccato che, quando ho reso nota la mia vicenda attraverso Facebook, altre persone hanno dichiarato di essere nelle mie stesse condizioni, ovvero di aver venduto la casa, ma di ricevere ancora gli avvisi di pagamento delle tasse su quell’abitazione. C’è poi chi invece l’ha pagata, ma non risulta registrata e, nonostante l’invio di due PEC in cui si chiede la normalizzazione del pagamento, nessuno ha risposto”.

Una situazione che, secondo quanto racconta l’uomo, non dà un’immagine edificante dell’ufficio tributi.

“Spero che, adesso che sto denunciando il fatto attraverso il giornale, finalmente la questione possa essere messa a posto: non sono moroso, come probabilmente molti altri contribuenti o presunti tali. Se questi sono i presupposti, chissà quanti cittadini hanno venduto le loro case e ancora ricevono gli avvisi di pagamento ma, invece di segnalare il problema, semplicemente lo ignorano perché sanno che non devono nulla al Comune di Ardea”.

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