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Ardea Solidale aiuti alle famiglie, ma anche domande alle Istituzioni: ‘I cittadini chiedono chiarezza’

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Ardea Solidale, gruppo formato da cittadini per i cittadini, opera da circa un mese e mezzo a favore delle situazioni disagiate che l’emergenza ha creato.

“Riceviamo una media di venti messaggi giornalieri delle più svariate tipologie e anche di denuncia da parte di famiglie in difficoltà – spiega Rossano Recchia – Noi siamo nati anche per rimediare ai tempi stretti con i quali le organizzazioni deputate alla solidarietà avrebbero dovuto fare i conti. Dai messaggi che riceviamo, però, si evidenziano alcune carenze che, per rispetto dei cittadini che contribuiscono verso gli altri, ci sentiamo in dovere di evidenziare per chiedere spiegazioni. Al vicesindaco e assessore Orakian, ad esempio, vorremmo fare domande sui buoni spesa: sembra ne siano stati erogati pochissimi e che le persone non siano a conoscenza dei criteri di scelta. Pare inoltre che i cittadini ricevano da parte degli organi comunali chiamate che non danno alcuna spiegazione, ma che, al contrario, li lasciano nell’incertezza più totale”.

Un’altra domanda che il rappresentante di Ardea Solidale vuole fare è alla Croce Rossa. “Riceviamo messaggi da persone che si rivolgono alla CRI, alle quali viene detto che non ci sono generi alimentari e che devono aspettare, quando in moltissimi supermercati c’è una raccolta dedicata. Come mai?”

Stessa cosa per la Protezione civile. “Vorremmo dire alla protezione Civile, che porta un pacco, a detta dei cittadini, ogni venti/trenta giorni, che questo è assolutamente insufficiente per il fabbisogno di una famiglia”.

“Noi – conclude Recchia – continueremo la nostra mission in appoggio e in aiuto alle famiglie in difficoltà ma che hanno anche necessità di sentirsi considerate dalle autorità e organizzazioni preposte”.

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