Home » Ultime Notizie » Baby squillo costrette a prostituirsi, la minorenne: “Percepiva più della paghetta del papà”

Baby squillo costrette a prostituirsi, la minorenne: “Percepiva più della paghetta del papà”

Pubblicato il
Prostituta

Sgominato giro di baby squillo a Bari: a prostituirsi anche ragazze 19enni, capaci di guadagnare anche 1000 euro a notte.

Prostituta
Il giro delle baby squillo a Bari (credits @Affari Italiani) – Ilcorrieredellacitta.com

Gli investigatori e la Procura della Repubblica hanno messo gli occhi su un giro di prostituzione a Bari, che al suo interno vedeva protagoniste della baby squillo. Le minorenni erano entrate nel vortice illecito con la promessa di guadagnare una moltitudine di soldi, con i personaggi che gestivano il giro capaci di pagarle anche mille euro in una sola notte con i propri clienti. Una situazione che, secondo le indagini, vedeva tra la clientela anche ricchi cittadini del barese o residenti in Puglia. 

Il giro di baby squillo a Bari

Erano rinominate le “Squad Girls“, ovvero quattro sedicenni che si prostituivano nella zona del barese con uomini molto facoltosi. Dietro le quinte, secondo le indagini della Procura della Repubblica, un sistema che si reggeva su dieci persone: in questo gruppo spiccano i nomi di quattro donne, definite le teste che coordinavano questo giro di prostituzione nella città pugliese. 

A dare nuovi elementi all’indagine condotta delle forze dell’ordine, è arrivata nelle scorse ore una testimonianza diretta. Un’amica di una sedicenne interna al giro di prostituzione, al magistrato ha raccontato le numerose confidenze che gli aveva fornito la minore: elementi che potrebbero aver chiarito i guadagni delle singole baby squillo, ma soprattutto quale giro di clienti aveva preso piede all’interno di Bari. 

La testimonianza sull’attività della prostituta minorenne

La ragazza racconta davanti alle domande del magistrato, in risposte che aprirebbero delle ipotesi verosimili. Come racconta La Gazzetta del Mezzogiorno, ogni ragazza era costretta a prostituirsi una volta entrata nel giro illecito di Bari. Per le prestazioni sessuali offerte con i clienti, le ragazze – poco più che bambine – riuscivano a mettersi in tasca anche più di mille euro a notte. Soldi molto superiori alle paghette dei genitori, che al massimo potevano toccare nella media i 50 euro settimanali.

Prostituta
La vita della baby squillo a Bari (credits @Tgcom24) – Ilcorrieredellacitta.com

L’ingresso nel giro della prostituzione barese

Le ragazze erano avvicinate da persone adulte, spesso attraverso i social network. Si presentavano come personalità gentili, che promettevano un futuro stabile a quelle 16enni con problemi economici in famiglia, prendendosi magari anche l’impegno di presentarle alle personalità importanti della città barese. Un metodo che adescava alcune ragazze del posto, che dovevano avere la qualità di essere una bella presenza in pubblico e quindi rendere facili gli apprezzamenti nei clienti. 

Le truffe delle baby prostitute ai clienti

Le ragazze, con la complicità di chi gestiva il giro di prostituzione, mettevano in piedi anche delle truffe. Avveniva soprattutto con i gruppi di uomini facoltosi, che si presentavano in precisi punti prestabiliti per consumare i rapporti sessuali con le minorenni. Al costo di 500 euro, veniva consumato solo un rapporto con uno di quei clienti, rimandando poi tutti gli altri a casa. 

Come si adescavano le baby squillo a Bari

Era molto semplice adescare le prostitute minorenni nel barese. Come mostrato dalla deposizione di una minore, gli annunci circolavano tranquillamente in rete. Inoltre erano facili da rintracciare, con dei B&B attrezzati per favorire questa tipologia di attività illecita: strutture senza telecamere, dove i proprietari dell’attività erano prettamente assenti e con camere che erano pagate con PostePay. 

Impostazioni privacy