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Bimbo morto alle terme, indagini sulla sicurezza: dubbi sulla presenza della griglia di protezione

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Un'immane tragedia quella consumatasi ieri alle terme di Cretone: bimbo di 8 anni muore risucchiato. Al vaglio i protocolli di sicurezza

Una morte che ha lasciato tutti sgomenti quella consumatasi ieri in provincia di Roma. Un bimbo di soli 8 anni è deceduto alle Terme di Cretone, località tra Palombara Sabina e Sabina e Passo Corese. Secondo le prime informazioni sul caso, parrebbe che il piccolo – in vacanza con i genitori – sia rimasto incastrato nello scarico durante le operazioni di pulizia di una delle vasche termali. Un’immensa tragedia, alla quale si fa fatica a credere. Le indagini tuttavia non si fermano e al momento si indaga per omicidio colposo. A coordinare l’inchiesta la procura di Tivoli che si sta concentrando sui protocolli di sicurezza della struttura ma anche sulla macchina dei soccorsi, così da capire se il bambino poteva essere salvato in tempo. 

Bimbo di 8 anni muore alle terme: risucchiato dallo scarico della piscina

Tragedia alle terme: bimbo di 8 anni muore risucchiato 

Diverse le ipotesi che stanno ora affiorando sul caso. Tra di esse c’è anche quella che vede sprovvisto il bocchettone di risucchio dell’acqua della piscina principale – quello dove il piccolo è rimasto incastrato – sprovvisto di griglia. A sostenere tale ipotesi alcuni clienti della struttura che a seguito dei fatti è posta sotto sequestro. Il piccolo, di nome Stephan, era di origine russa e viveva in zona con i genitori. Durante le operazioni di pulizia di una delle vasche termali è caduto in acqua. Il suo corpicino è stato ritrovato a seguito di un intervento durante oltre un’ora, in quanto il bambino era rimasto incastrato nella condotta. Sul posto oltre ai vigili del fuoco presenti anche il personale del 118 e i carabinieri di Palombara Sabina e Monterotondo. 

La dinamica e le indagini 

La dinamica del terribile sinistro resta ancora da chiarire. La caduta sarebbe avvenuta intorno alle 18.30, orario di chiusura pomeridiana della struttura. Sotto choc, i genitori del piccolo non sono stati in grado di spiegare cosa si sia verificato in quei terribili momenti. Per cercare di salvarlo, mettendo a rischio la loro stessa vita, alcune persone si sarebbero tuffate in acqua ma non c’è stato, purtroppo,  nulla da fare. Diversi i nodi da sciogliere rispetti ai fatti, sui quali stanno attualmente lavorando i carabinieri di Monterotondo. La salma del piccolo è a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia. 

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