Home » Ultime Notizie » Bonus 600 euro: l’INPS sta richiedendo i soldi. Chi dovrà restituirlo?

Bonus 600 euro: l’INPS sta richiedendo i soldi. Chi dovrà restituirlo?

Pubblicato il
Concorso Inps 2023

Ricordate il Bonus 600 euro che era stato introdotto l’anno scorso a seguito della pandemia? A distanza di un anno se ne torna a parlare perché, a quanto emerge dai dati dell’INPS, alcuni ne hanno beneficiato ingiustamente. Come provvedimento, allora, sono state inviate delle comunicazioni per la restituzione del credito. Ma chi realmente dovrà restituirlo? 

Leggi anche:  Bonus Affitto 2021: come fare domanda, requisiti e nuovo modulo

Bonus 600 euro: chi ne ha beneficiato? 

Introdotto dal Decreto Cura Italia, il bonus di 600 euro era destinato ad alcune categorie di lavoratori colpiti particolarmente dalla crisi pandemia, economica e sanitaria. L’obiettivo era quello di sostenere le Partite Iva e i lavoratori autonomi che hanno risentito del calo del fatturato. Gradualmente i beneficiari sono diventati anche ad altri lavoratori: lavoratori domestici, agricoli, dello spettacolo e agli stagionali del turismo. Tuttavia in seguito ad alcuni controlli, l’INPS ha rilevato che alcune persone hanno ricevuto e goduto del bonus senza averne però diritto. 

Leggi anche:  Decreto Ristori 5: bonus 1000 euro per Partite Iva e lavoratori stagionali

Bonus 600 euro: chi dovrà restituirlo? 

Dalla nota dell’INPS non sono ancora chiare le modalità di restituzione, né quale sia la circostanza che abbia reso l’indennità contestabile. Delle incompatibilità, tuttavia, sono emerse e riguardano i politici
Nonostante diversi esponenti politici sono titolari di Partita Iva, il bonus è stato pensato per essere incompatibile con il mandato politico. Questo va a significare che chiunque svolga un ruolo all’interno delle Istituzioni (anche se in possesso di Partita Iva) non può rientrare tra i beneficiari del bonus 600 euro e che, come chiarito dal Ministero del Lavoro, è tenuto a restituirlo nel caso in cui ne abbia beneficiato. 

 

 

Impostazioni privacy