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Borgo di Pratica di Mare, Latium Vetus controreplica a Curci: ‘Dove sono gli antichi atti notarili?’

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<<L’ex dirigente all’urbanistica di Pomezia, Ing. Renato Curci, ha risposto a mezzo stampa al comunicato di Associazione Latium Vetus del 13 novembre scorso, per dimostrare la propria correttezza nella vicenda inerente la chiusura del Borgo medievale di Pratica di Mare.

Purtroppo, a nostro avviso, nulla viene dimostrato nello scarno comunicato del dirigente, ma anzi crescono i dubbi e le domande. Risponda alle domande dirigente!

Durante gli ultimi tre anni della sua dirigenza, l’Ing. Renato Curci ha infatti dichiarato più volte circa la proprietà privata delle strade di Pratica di Mare: nel diniego all’accesso agli atti presentato nel 2016 dalla scrivente Associazione Latium Vetus, e perfino in una nota firmata di suo pugno e indirizzata al consiglio comunale dell’11 ottobre 2017, che doveva discutere proprio la mozione presentata dal consigliere Mambelli per la rimozione del cancello che da allora impedisce l’accesso al borgo!

In quella nota l’ex dirigente all’urbanistica dichiarava l’esistenza di “antichi atti notarili”, mai resi noti né identificati.

DIRIGENTE, DOVE SONO QUESTI “ANTICHI ATTI NOTARILI” CHE NESSUNO DI NOI HA MAI VISTO?

Perché il dirigente ha citato questi non meglio precisati “antichi atti notarili” senza mai concentrarsi – come fatto un mese fa dal Catasto – sul CONTRATTO DI ACQUISTO DEL 1961 che non prova alcun titolo di proprietà da parte della “Nova Lavinium” (la società riconducibile alla famiglia Borghese)?

Si pensi che la “Nova Lavinium” aveva volturato a proprio nome le strade di Pratica solo quattro mesi prima (giugno 2017), strade che non erano mai stati accatastate!

Questo non ha fatto insospettire l’allora dirigente?

Ovviamente non è tutto. L’ex dirigente dichiara nel comunicato che, dopo la prima nota interlocutoria del Catasto di agosto 2019, l’Ufficio aveva intrapreso analisi “più opportune” per far chiarezza sulla vicenda.

Clamoroso. Dopo tre anni dall’avvio dei lavori sulle sedi viarie ancora non erano state fatte indagini sufficientemente opportune dall’ufficio tecnico per capire a chi appartenevano quelle strade??

Ma allora come aveva fatto il dirigente a dichiarare, anche davanti al consiglio comunale, la proprietà privata delle strade di Pratica di Mare?>>

Lo comunica in una nota l’associazione Latium Vetus.

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