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Cagnolino legato e abbandonato in una busta di plastica, salvato da una coppia: “Poteva morire”

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Cagnetto salvato a Pontecorvo

Il cucciolo lasciato sulla provinciale che collega Pontecorvo a Pignataro, in provincia di Frosinone, è stato salvato da una coppia.

Cagnetto salvato a Pontecorvo
Cagnolino legato e abbandonato in una busta di plastica, salvato da una coppia: “Poteva morire” – corrieredellacittà.com

 

Avvolto in una bustina di plastica, annodata con uno spago e lasciata a bordo strada, sulla provinciale che collega Pontecorvo a Pignataro, in provincia di Frosinone. È stato ritrovato in queste condizioni, spaventato e tremante, il cucciolo di cane soccorso da una coppia di Pontecorvo il giorno di Pasqua.

I due hanno documentato la scena increduli, filmando il salvataggio del cagnolino, lasciato solo e al freddo dentro l’involucro. “Ma sono proprio bestie. Le persone sono le bestie, non gli animali. Poverino, lì chiuso”, spiega una voce mentre si vede l’animale spuntare col musetto dalla busta di plastica.

Salvano un cagnolino da morte certa: “Pensavamo fosse spazzatura”

La coppia di Pontecorvo, protagonista di questa vicenda e autrice del video di denuncia diventato virale nelle ultime ore sui social, ha raccontato lunedì primo aprile al programma “La Vita in Diretta” di aver temuto per il cucciolo. “C’era un sacchetto al lato della strada, una volpe si è avvicinata. Pensavamo fosse spazzatura, poi ha iniziato a muoversi”. I due, Gianna e Tonino, hanno così deciso di fermare l’auto e scendere per accertarsi di cosa stesse succedendo: contro ogni aspettativa, all’interno del sacchetto c’era un cucciolo di Yorkshire. “L’abbiamo trovato nel giorno di Pasqua, lo chiameremo Pasqualino“, hanno detto i due.

 

Il cagnetto, adottato dalla coppia, si trova ora sano e salvo, circondato dall’affetto di due nuovi padroni. “Sta facendo amicizia con il gatto che avevamo già. Quando abbiamo visto il sacchetto muoversi lo abbiamo immaginato: poteva essere un cane o dei gattini – hanno aggiunto – Se fosse rimasto dentro alla busta, di plastica spessa e ben legata, sarebbe morto“.

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