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Calci, pugni, morsi e testate: aggrediva la compagna davanti al figlioletto, arrestato 39enne

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aggressione

Si è presentata al Commissario Celio, diretto da Maria Sironi, e ha iniziato a raccontare di avere un forte dolore nella parte frontale del cranio. Tutto questo scaturito dall’ennesima aggressione subita da parte del compagno, il quale l’aveva presa a calci e pugni, afferrata per il collo, morsa e colpita con una testata.

L’incubo vissuto dalla donna

I poliziotti hanno immediatamente compreso la gravità della situazione non appena la donna si è presentata in commissariato. Un’aggressione che aveva lasciato segni e ecchimosi sulle parti scoperte del corpo della vittima, viso braccia e collo, tanto da spingere i poliziotti ad accompagnarla immediatamente al pronto soccorso dell’ospedale affinché venisse sottoposta alle cure necessarie.

Contemporaneamente i poliziotti, dai primi accertamenti effettuati a carico del compagno autore dell’aggressione, hanno scoperto che nei confronti dell’uomo, un 39enne originario di Formia, nel marzo scorso il Questore di Roma aveva emesso un ammonimento per violenza domestica e che nonostante il provvedimento C.P.M. aveva continuato a sottoporre la compagna a violenze e maltrattamenti, episodi che dal marzo 2019 si ripetevano sistematicamente. Al fine di ricostruire il vissuto degli ultimi tre anni della donna, i poliziotti hanno escusso tutti i testimoni che avevano assistito ai fatti, richiedendo alla Procura della Repubblica di Roma, all’esito della celere e attenta attività di indagine, l’emissione di una misura cautelare al fine di tutelare l’incolumità della parte lesa e del figlio minore, di un anno e mezzo, di fronte al quale avvenivano le violenze.

L’arresto dell’uomo

In data 11 giugno il Tribunale Penale di Roma, su richiesta del Sostituto Procuratore a capo delle indagini, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di C.P.M., nella quale veniva sottolineata la gravità della condotta dell’indagato e rilevato il pericolo concreto e attuale di reiterazione di delitti della stessa specie di quelli contestati.

Il 39enne, dopo l’esecuzione dell’ordinanza da parte degli investigatori del commissariato Celio, è stato associato presso il carcere di Regina Coeli.

 

 

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