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Conferenza Conte. Il nuovo decreto ministeriale in sintesi: ecco tutto quello che c’è da sapere e da fare dal 4 maggio

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Lo slogan adottato dal Premier Giuseppe Conte per la Fase 2 è “Se ami l’Italia mantieni le distanze”. Per questo rispetto alla fase 1 non è cambiato molto. Ci sono alcune riaperture, ma con le dovute cautele. Consentiti gli spostamenti all’interno della regione, ma sempre per ragioni di urgenza, salute e lavoro e, in più, per andare a trovare i congiunti. Ma vediamo cosa dice il decreto grazie a questa sintesi.

1️⃣Distanziamento obbligatorio
2️⃣Prezzo mascherine calmierato 0,50€ e senza iva
3️⃣Basterà un clic per rinnovare il bonus 600€
4️⃣Fino al 18 maggio spostamenti con autocertificazione
5️⃣Visite mirate ai familiari ma con obbligo mascherine
6️⃣Apertura parchi e giardini ma con ingressi contingentati e senza assembramenti
7️⃣Consentire cerimonie funebri con Massimo 15 persone
8️⃣Consentite attività di ristorazione da asporto ma senza assembramenti
9️⃣Ok agli allenamenti degli atleti Coni ma a porte chiuse. Consenta attività motoria ma con distanziamento.
🔟Ripartono manifattura, costruzioni e commercio all’ingrosso funzionale

DAL 18 MAGGIO
1️⃣Apertura commercio al dettaglio
2️⃣Musei, mostre e biblioteche
3️⃣Allenamenti di squadra

DAL 1 GIUGNO
1️⃣Apertura bar, ristorazioni, parrucchieri e centri estetici

Spostamenti

A insistere per mantenere l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno del Comune o della Regione sono stati in particolare i ministri Speranza e Boccia. Cambierà il modulo perché alle già note motivazioni per uscire di casa si aggiunge quella della visita ai parenti, secondo precise modalità per tutelare salute e sicurezza. Ci si potrà muovere all’interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni se non per ragioni di lavoro o salute. Anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown fare ritorno a casa.

Incontri

Una prima apertura al ritorno ad incontrarsi arriva con l’autorizzazione a vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Il che non vuol dire consentire riunioni di famiglia: resta valido il divieto di assembramenti, anche in casa. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l’uso della mascherina.

Attività motorie

Come annunciato, dunque, sarà consentita la ripresa dell’attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno con ingressi contingentati. Sì anche all’attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio. Per l’attività sportiva la distanza minima prevista è di due metri. Per la semplice attività motoria è invece di un metro.

Bar ristoranti in take away

In attesa della riapertura di bar e ristoranti, ma anche di centri estetici e parrucchieri, annunciati dal premier Conte per l’1 giugno, viene confermata, a partire dal 4 maggio (nelle Marche da domani), la possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio. Il consumo non deve avvenire all’interno del locale, né al suo esterno devono formarsi assembramenti in cui non si rispetta la distanza fra le persone. “Si dovrà entrare uno alla volta – ha spiegato Conte -, rispettando la fila, le distanze, con i dispositivi di protezione”.

Negozi

Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio e non per l’11 come ipotizzato in un primo momento. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Parrucchieri, barbieri, centri estetica, come detto, riapriranno l’1 giugno assieme a bar e ristoranti.

Messe e funerali

Accolte solo in parte le richieste della Cei per la ripresa delle funzioni religiose. Dal 4 maggio potranno essere nuovamente celebrati i funerali ma solo alla presenza degli stretti familiari (parenti di primo o secondo grado), non più di 15 persone, se possibile all’aperto e a distanza l’uno dall’altro. E tutti dotati di mascherina. No invece alle messe, nonostante la proposta articolate di misure di distanziamento da parte della Cei. Durante l’incontro è stato posto con fermezza anche il tema della riapertura dei cimiteri, sia pure in sicurezza. A farlo in particolare l’Anci, per bocca del suo vicepresidente Roberto Pella. Il governo, però, ha preso tempo e non ha ancora ufficialmente aperto a questa possibilità.

Attivitàproduttive

Confermato anche il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Si comincia già domani con le aziende ritenute strategiche, dai cantieri dell’edilizia pubblica al manufatturiero per l’export con richieste di autorizzazione in deroga ai prefetti. Dal 4 tutte gli altri e il commercio all’ingrosso funzionale a queste filiere.

Musei e mostre

Come anticipato musei, mostre e luoghi culturali all’aperto riapriranno il 18 maggio.

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