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Congiunti, posso andare dal mio fidanzato in zona rossa? Regole per fidanzati e spostamenti tra Comuni e Regioni

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Due persone che indossano la mascherina per proteggersi dal COVID

I Governi cambiano, i Dpcm si susseguono e in un’Italia, che questa mattina si è svegliata quasi tutta “tinta” di rosso, sono in molti a chiedersi se in questa sorta di lockdown i congiunti si possono vedere. Posso andare dal mio fidanzato in zona rossa? Con il nuovo decreto, entrato in vigore oggi e valido fino al 6 aprile, le misure sono ancora più stringenti per arginare la diffusione del virus e gli spostamenti, sia in zona rossa che in quella arancione, sono limitati, tant’è che è vietato uscire dal proprio Comune se non per comprovate esigenze. Motivi di lavoro, salute o necessità da dimostrare con l’autocertificazione nel caso di un eventuale controllo. 

In zona rossa (da oggi anche nel Lazio) non è possibile andare a trovare amici e parenti, chi lo fa rischia una multa da 400 a 1.000 euro. Si può, però, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficiente perché rientra nella condizione di necessità e lo spostamento per dare assistenza a queste persone è possibile anche tra Comuni e Regioni diverse. 

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Congiunti in zona rossa: si può andare dal fidanzato fuori dal Comune o in un’altra Regione?

“Gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute sono vietati fino al 2 aprile e nella giornata del 6 aprile” – si legge nelle FAQ del Governo. Ma cosa succede ai fidanzati? Si possono vedere? Ricordiamo che è sempre consentito il rientro alla residenza, al domicilio e all’abitazione.

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“Io e il mio coniuge/partner viviamo in città diverse per esigenze di lavoro (o per altri motivi). Sarà possibile per me o per lui/lei raggiungerlo/a?. E il Governo chiarisce ogni dubbio: “Sarà possibile solo se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione”. Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione giuridica, ma si intende come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (per periodi continuativi, anche se limitati durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (in alcuni giorni della settimana). “Le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si trovano con lui/lei con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, possono spostarsi per raggiungere tale abitazione” – spiega il Governo. E’ così che i fidanzati e i congiunti si possono vedere anche in zona rossa, a condizione che si ritrovino nell’abitazione dove di solito vivono. Questo è possibile anche se ci si trova in Regioni diverse: “Visto il divieto di spostarsi tra Regioni differenti, se lavoro in una Regione e sono residente in un’altra e il mio coniuge/partner lavora in una terza Regione (o Provincia Autonoma) potrà raggiungersi nella mia città di residenza?” Il Governo: “Il coniuge/partner potrà spostarsi per raggiungere il primo soltanto se ha la residenza o il domicilio nel Comune di destinazione o se in quel Comune c’è l’abitazione solitamente utilizzata dalla coppia”

LEGGI QUI TUTTE LE FAQ DEL GOVERNO 

Va anche specificato che nei giorni 3,4 e 5 aprile quando l’Italia sarà tutta in zona rossa sarà consentito spostarsi verso un’altra abitazione privata per far visita ad amici e parenti. Si potranno muovere solo due persone non conviventi (potranno portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili e non autosufficienti che convivono con loro), una sola volta al giorno all’interno della propria Regione tra le ore 5.00 e le 22 (orario del coprifuoco). 

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