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Coronavirus ed economia, è allarme per ristoranti e gelaterie: a rischio chiusura il 40%

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E’ un quadro allarmante quello che emerge dall’analisi fatta dal Centro Studi della CNA di Roma in merito alla stima delle imprese a rischio chiusura per colpa della situazione che stiamo vivendo. Il lockdown dovuto al Coronavirus, con le chiusure e la conseguente contrazione dei consumi ha ridotto il fatturato in maniera drastica in determinati settori come bar e gelaterie, ma anche ristoranti. Drammatica anche la situazione per parrucchieri e centri estetici.

Le stime parlano di calo del fatturato previsto al 30 aprile anche del 40%.

“Facile immaginare cosa significhi questo: rischio elevato di perdite significative di professionalità ed eccellenze, di posti di lavoro con il risultato di avere sempre più imprenditori e famiglie costretti ad indebitarsi per sopravvivere”, dice Michelangelo Melchionno, Presidente della CNA di Roma attraverso una nota stampa.

“Abbiamo realizzato questo studio – prosegue Melchionno – proprio per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle difficoltà reali che stanno affrontando quotidianamente i nostri imprenditori sul territorio di Roma e Provincia”.

Per poter salvare le piccole imprese, sostiene Melchionno, “bisogna mettere in atto un piano di sostegno ben congegnato e attento e bisogna farlo ora, prima che si ricomincino ad aprire le attività perchè la semplice riapertura non sarà sufficiente questo a far ripartire l’economia. Gli artigiani, gli imprenditori e i commercianti sono fortemente provati da oltre un mese di lockdown che ha intaccato risorse economiche, fisiche e psicologiche. Hanno bisogno di iniezioni di fiducia e di liquidità, di avere la concreta percezione di vivere in un sistema che riconosca la loro importanza in termini economici e di valore sociale, non di essere semplicemente dei contribuenti da spremere con le tasse”.

 

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