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Coronavirus, ieri altri 17 positivi ai Castelli e sul Litorale: l’andamento dei contagi

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Nella ASL RM6, che comprende i Castelli Romani e la litoranea, il 31 marzo il numero dei contagi è salito a 406, con altri 17 nuovi casi in più.

Sulla base delle nostre analisi, la curva dei nuovi contagi ha raggiunto il picco il 26 marzo e adesso la curva sta scendendo con difficoltà.

L’andamento dei contagi (linea rossa nel grafico) rimane molto più lento rispetto alla simulazione del numero di contagi ottenuta con il modello matematico (siamo scesi al 13% e siamo tra i migliori in Italia).

Quindi, nei Castelli Romani e Litoranea stiamo contenendo e sconfiggendo il coronavirus. Senza questo impegno straordinario dei cittadini i contagi sarebbero arrivati nei Castelli Romani e Litoranea a 3.101 positivi, con un impatto devastante sulle deboli strutture sanitarie pubbliche.

Questi risultati sono stati ottenuti anche con un eccezionale lavoro della ASL RM6 e dei soggetti positivi che sono riusciti a mettere in sorveglianza domiciliare nel nostro territorio migliaia di persone che hanno avuto rapporti con i soggetti positivi.

Di seguito la ripartizione dei contagi per singolo comune dei Castelli Romani e della Litoranea sulla base delle comunicazioni ufficiali dei comuni interessati: Grottaferrata (84 contagi, di cui 64 suore), Nettuno (45), Pomezia (35), Frascati (30), Lariano (17), Velletri (20),  Marino (20), Ciampino (13), Albano (12), Anzio (11), Ariccia (11), Genzano (9), Ardea (7), Monte Porzio Catone (6), Montecompatri (6), Rocca di Papa (6), Colonna (4), Castel Gandolfo (3), Lanuvio (3), Rocca Priora (1), Nemi (0). Si precisa che i dati sono in continuo aggiornamento.

Per visualizzare la cartina per comune sulla diffusione del coronavirus nelle province di Roma e Latina, puoi cliccare su questa mappa.

E’ interessante notare che ben 132 comuni delle province di Roma, Latina, Rieti e Viterbo con una popolazione complessiva di 235.264 abitanti non presentano alcun contagio.

Ci sono comuni di mare (Ponza, Ventotene) e decine di comuni appartenenti alle comunità montane dell’Aniene, dei Monti Lepini, dei Monti Monti Sabini, Tiburtini, Cornicolani e Prenestini, 26 comuni del viterbese e 53 comuni del reatino.  

Negli ultimi giorni sta esplodendo il problema delle case di riposo.

Nella Asl Roma 2: 28 contagi sono riferiti alla Casa di Cura Giovanni XXIII e 2 contagi alla comunità dei Padri Paolini.

Nella Asl Roma 3: 18 nuovi casi positivi sono riferibili alla RSA Villa Giulia.

Nella Asl Roma 5: 2 nuovi casi positivi sono relativi alla Casa di Riposo di San Polo dei Cavalieri.

Nella Asl Frosinone: 8 nuovi casi positivi sono riferibili alla Casa di Cura Ini – Città Bianca di Veroli e 4 nuovi contagi al San Raffaele di Cassino.

A Grottaferrata sono quattro i casi positivi covid-19, registrati in una struttura residenziale per disabili, accreditata con la Regione Lazio. Si tratta di adolescenti affetti da gravi disabilità, ospiti della struttura.

A Fiuggi, sono 18 i casi risultati positivi in una casa di riposo.

A Civitavecchia nella RSA Madonna del Rosario sono stati riscontrati 37 contagi tra i degenti della struttura.

A Nerola nella casa di riposo Santissima Maria Immacolata, su 40 operatori sanitari 16 sono risultati positivi al test e delle 63 persone, ospitate all’interno della struttura, 56 sono risultate positive al test.

Il 28 marzo 2020 nella Asl Rieti si sono registrati 46 nuovi casi positivi in prevalenza sui cluster delle Case di Riposo e nella Asl Frosinone altri 42 nuovi casi positivi di cui 25 riferibili ai cluster di Veroli e Cassino.

Il 29 marzo 2020 nella Asl Roma 3 si sono registrati 35 nuovi casi positivi la maggior parte riferibile al cluster della RSA Villa Giulia e a Lariano sono stati riscontrati 8 contagi in una comunità alloggio per anziani.

Il 30 marzo 2020, tenuto conto dell’incidenza dei casi positivi relativi al cluster della casa di riposo di Contigliano Alcim dove, su 87 persone 71 sono risultate positive e che di 32 operatori sanitari 21 risultano positivi, è stata firmata l’ordinanza per limitare la mobilità con il divieto di allontanamento dal territorio del comune di Contigliano da parte di tutte le persone presenti e delle ulteriori misure di limitazione per consentire un’approfondita indagine epidemiologica al fine di garantire il contenimento dell’epidemia.

Questo vero bollettino di guerra evidenzia che il problema nella diffusione del coronavirus sono le comunità dei soggetti più deboli e più indifesi (i nostri anziani e i soggetti con handicap), comunità che andrebbero difese con maggiore impegno da parte di tutte le istituzioni.

Un ringraziamento particolare a tutti i lavoratori (personale sanitario, lavoratori impegnati nella filiera alimentare e nella raccolta dei rifiuti, vigili urbani e forze dell’ordine, ecc.) che stanno garantendo i servizi essenziali, lavoratori cui dove essere sempre assicurata la dotazione di sicurezza (mascherine, guanti, disinfettante e altro).

Purtroppo, anche ai Castelli Romani si stanno verificando quotidianamente e con sempre maggiore frequenza casi di positività tra il personale medico, le forze dell’ordine e i lavoratori dei supermercati a causa della mancanza o della inidoneità delle dotazioni di sicurezza.

Dopo anni di saccheggio della sanità pubblica, anni di tagli pesantissimi a favore di quella privata, il Partito Comunista chiede un forte potenziamento della sanità pubblica e l’immediata stabilizzazione dei lavoratori precari della sanità, i “nostri eroi” che stanno combattendo nella trincea degli ospedali contro il coronavirus, cui viene anche in queste ore comunicato che allo scadere non gli sarà rinnovato il contratto.

Basta con la sanità pubblica organizzata come azienda.

Questa emergenza coronavirus ci insegna che dobbiamo riconquistare un diritto fondamentale: la Sanità Pubblica.

 

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