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Corruzione all’aeroporto di Pratica di Mare: il Colonnello contava i soldi delle tangenti direttamente in ufficio

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Iniziano a trapelare i particolari delle intercettazioni legate alle indagini che hanno portato agli arresti di 31 persone, lo scorso 9 luglio, accusate, tra l’altro, di frode nelle forniture, corruzione, turbativa d’asta ed altro negli appalti per gli approvvigionamenti delle Forze Armate. Tra loro appare, come riporta oggi Il Corriere della Sera, un Colonnello dell’Aeroporto Militare di Pratica di Mare, detto «Luparetta». In un’intercettazione datata 6 marzo 2019 il Colonnello starebbe contando l’ultima tranche – da 4 mila euro – di una presunta tangente dell’importo totale di 20 mila. La location è nientemeno che l’ufficio del Colonnello, all’interno dell’Aeroporto De Bernardi, a Pratica di Mare. Con lui ci sarebbe l’imprenditore C. M., anche lui arrestato nell’ambito della stessa inchiesta, il quale dopo avergli consegnato i soldi, non sapendo di essere intercettato, gli dice: «Non te mette a controlla’ qua adesso, ma vattene in bagno, se qua entra qualcuno?». Ma l’ufficiale si sente al sicuro e risponde spavaldo: «No, li conto subito». La tangente versata dall’imprenditore era legata all’appalto per la digitalizzazione all’interno della base aeronautica a Centocelle, appena ottenuto. Non certo l’unico appalto nel mirino degli inquirenti: anche quello della digitalizzazione nella base di Pratica di Mare vede un giro di tangenti. Complessivamente, le indagini hanno permesso di svelare turbative d’asta e frodi negli appalti delle Forze Armate per un valore pari a 18 milioni e mezzo di euro. E’ stato disposto un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza delle somme di denaro corrisposte ad alti ufficiali delle forze armate per il reato di corruzione

 

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