Home » Ultime Notizie » Covid-19, Lara stroncata a 22 anni dal virus: “Mia figlia stesa a terra in attesa di riceve le cure”

Covid-19, Lara stroncata a 22 anni dal virus: “Mia figlia stesa a terra in attesa di riceve le cure”

Pubblicato il
la storia di Lara

Si chiamava Lara, aveva solo 22 anni ed è morta di Coronavirus dopo aver ‘combattuto’ per ricevere un letto d’ospedale. Lara Arreguiz viveva in Argentina, studiava veterinaria ed aveva sogni e passioni come tutte le ragazze della sua età. Purtroppo è stata stroncata dalla malattia e l’ultima foto che abbiamo di lei è quella di una ragazza malata e stesa per terra nella hall di un’ospedale. 

Lara Arreguiz: la 22enne morta di Covid-19

Lara soffriva di una patologia, il diabete, che sembra aver aggravato ancor di più la presa del virus nel suo corpo. Dopo una settimana dal contagio infatti è peggiorata così tanto che i suoi genitori l’hanno accompagnata di corsa nell’ospedale di Santa Fe: lì però non c’erano posti e la giovane – secondo quanto riporta La Naciòn – ha dovuto aspettare su una sedia a rotelle. I genitori però avevano già intuito che la situazione era grave: hanno così deciso di trasferirla, all’Ospedale Iturriaspe. Anche lì però, come nel resto dell’Argentina, i reparti erano colmi, troppi malati di Covid e nessun letto disponibile

Lara a 22 anni, dopo 7 giorni dal contagio, era stremata dal Coronavirus: così stanca che si è distesa a terra, ha appoggiato la testa sullo zaino e ha chiuso gli occhi: in attesa d’esser curata. Mia figlia stava male, aveva bisogno di sdraiarsi, così ho chiesto di poter prendere una barella ma mi hanno detto di no. Così Lara si è stesa sul pavimento per aspettare il suo turno: una signora le ha prestato la sua giacca per coprirsi” ha scritto la mamma. Lara ha contratto il Coronavirus il 13 maggio 2021. Giovedì 20 maggio alla madre di Lara è arrivato un messaggio, le hanno chiesto se volesse andare a trovare la figlia per un po’

Il papà di Lara: “Mi ha guardato come se stesse annegando”

Quando sono arrivato mi sono accorto subito che stava molto male, con una maschera per l’ossigeno. Mi ha guardato e ha fatto segno come se stesse annegando. Me ne sono andato ma quando sono tornato a casa mi hanno detto che Lara era andata in terapia intensiva ed era stata intubata. Poi venerdì, alle 3 del mattino, ci hanno chiamato per dirci che era morta” ha raccontato il papà a La Naciòn

Qualche giorno dopo la mamma di Lara ha raccontato su Facebook cosa le fosse accaduto: “So che nessuno mi restituirà mia figlia, ma non voglio che nessun altro debba affrontare la mia stessa situazione. (…) Mia figlia stava male, era una paziente a rischio: insulina dipendente da quando aveva 10 anni, provenivamo dall’ospedale con un test positivo al Covid ed un referto di polmonite bilaterale. (…) I dottori l’hanno vista lì sdraiata, l’hanno guardata come fosse un mostro e non l’hanno fatta entrare finché non è stato il suo turno“.  

La storia di Lara non solo è drammatica ma pone in luce una battaglia durissima che tanti Paesi del mondo stanno ancora combattendo con le unghia e con i denti. In Argentina, come nel resto del mondo, il sistema sanitario è ancora atterrato dal virus: la malattia corre, la campagna vaccinale procede a rilento e tante, tantissime, sono le persone che muoiono. La foto di Lara stesa per terra in attesa delle cure è un’immagine che nessuno vorrebbe mai vedere, ma ci serve per ricordare che la battaglia contro il Coronavirus non è ancora terminata

https://www.facebook.com/photo.php?fbid=4565723206775814&set=a.195879570426888&type=3

Impostazioni privacy