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Covid nato in laboratorio, la lettera di 18 scienziati: “Indagate ancora”

Pubblicato il
Coronavirus Asl Latina 25 gennaio 2022

Diciotto ricercatori delle principali Università di Stati Uniti e Europa hanno pubblicato una lettera-appello, in cui torna alla luce l’origine del Coronavirus: le ipotesi dell’origine naturale e della fuga dal laboratorio, sono valide allo stesso modo.

La lettera-appello

La lettera-appello è stata pubblicata su “Science”. In questa viene richiesta un’ulteriore indagine rispetto alle origini del Virus che ha portato a una pandemia globale. “Una maggiore chiarezza sulle origini della pandemia di Covid-19 è necessaria e possibile. Dobbiamo prendere sul serio le ipotesi sugli spillover sia naturali che di laboratorio, fino a quando non abbiamo dati sufficienti”, si legge nella lettera: entrambe le ipotesi, devono essere prese in considerazione e valutate allo stesso modo; e ancora: “Le teorie di una fuoriuscita accidentale da un laboratorio o di un salto di specie avvenuto in natura restano entrambe valide. Conoscere come sia emersa la pandemia di Covid-19 è però fondamentale per adeguare strategie globali capaci di mitigare i rischi di future epidemie”. Pertanto, quasi a un anno dalla pandemia, si preme per sviluppare “un’indagine adeguata, che dovrebbe essere trasparente, obiettiva, basata sui dati e su un’ampia esperienza, soggetta a revisione indipendente e gestita responsabilmente per ridurre al minimo l’impatto dei conflitti di interesse. Allo stesso modo, le agenzie di sanità pubblica e i laboratori di ricerca devono aprire i propri archivi. Devono essere documentate la veridicità e la provenienza dei dati su cui vengono condotte le analisi e le conclusioni tratte, in modo che le analisi siano riproducibili da esperti indipendenti”. Infine, gli scienziati, esprimono il loro punto di vista e la loro posizione nei confronti della Cina: “all’inizio della pandemia, furono medici, scienziati, giornalisti e cittadini cinesi a condividere con il mondo informazioni cruciali sulla diffusione del virus, spesso pagate con un grande costo personale. Dovremmo mostrare la stessa determinazione nel promuovere uno spassionato dibattito basato sulla scienza su questa questione difficile ma importante”.

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