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Covid, preoccupa il dilagare dei contagi in Cina. Bassetti: ‘È necessario intervenire subito’

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Matteo Bassetti, chi è

Nel corso delle ultime settimane la Cina sembra essere ripiombata nell’incubo del Covid. Ospedali pieni, pochi farmaci e il virus che sembra non voler arrestare la propria corsa. Quanto sta accadendo in Cina fa pensare, tiene alta l’attenzione degli esperti che temono il ripetersi di un copione già visto e che tutti credevamo dimenticato, archiviato in un cassetto della memoria. 

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Le parole di Bassetti sulla situazione in Cina 

Alla luce di quanto sta accadendo nella nazione, gli esperti invitano ad agire subito mettendo in atto delle misure in grado di circoscrivere tempestivamente la presenza di eventuali focolai di Sars-Co V-2. A parlare all’Ansa è Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova: ‘A distanza di tre anni siamo in una situazione in cui non avrei mai immaginato di trovarmi. Se vogliamo evitare di riprendere un Sars-Co V-2 mutato dobbiamo intervenire subito: servono controlli su tutti i voli dalla Cina, restrizioni ai viaggi, tampone molecolare ai passeggeri nelle 24 ore precedenti la partenza o quarantena all’arrivo con test molecolare per uscirne, altrimenti chi arriva non deve circolare’. Delle misure che Bassetti si auspica possano arrivare non solo dall’Italia ma da tutta l’Europa. 

Le mutazioni del Covid 

A preoccupare l’esperto sono le mutazioni nelle quali il virus può incorrere: ‘Il virus farà molte mutazioni e a questo dobbiamo porre la giusta attenzione per non fare lo stesso errore di tre anni fa. Dobbiamo alzare una barriera per proteggerci da quanto sta accadendo in Cina, dove è in corso una nuova ondata di Covid senza precedenti e su cui c’è censura’, aggiunge Bassetti. 

La situazione in Italia 

Per quel che riguarda Italia, oggi, ‘grazie allo straordinario lavoro fatto siamo completamente fuori dal Covid, non possiamo permetterci di trovarci tre anni dopo a correre il rischio di ritrovarci daccapo. A fronte di questo, l’Organizzazione mondiale della sanità faccia qualcosa, trovi una soluzione, perché quello che arriva dalla Cina è una sorta di richiesta di aiuto’, conclude l’esperto. 

 

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