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Droga a Roma: pistole, fucili e munizioni per difendere il suo business

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polizia notte

Roma. Un’altra operazione da parte della Squadra Mobile, dopo il sequestro di oltre 500 chili di droga e l’arresto dei due trafficanti: questa volta a finire in manette un uomo di 55 anni, ritenuto responsabile del reato di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e del reato di detenzione abusiva di armi. Ecco cosa è successo e cosa hanno trovato gli agenti durante le operazioni delle ultime ore. 

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Droga e armi a Roma: nei guai un uomo di 55 anni

Nei giorni scorsi, in zona Bufalotta Cinquina, gli agenti della squadra mobile impegnati nella lotto al traffico degli stupefacenti su tutto il territorio di Roma, ha tratto in arresto un uomo di 55 anni responsabile, come anticipato, del reato di traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e del reato di detenzione abusiva di armi. Il soggetto è stato pedinato, seguito e monitorato dagli agenti durante tutti i suoi loschi spostamenti, e alla fine è stato trovato in possesso di cocaina per un peso di circa 28 chili, oltre che di marjuana, per un peso lordo di circa 14 grammi, la quale era contenuta all’interno di 25 buste termosaldate.

Le armi per difendere il suo business 

Ma non è tutto, perché l’uomo aveva con sé anche delle armi per poter proteggere e svolgere al meglio la sua ”attività”: un fucile sovrapposto marca beretta con matricola del calciolo abrasa, un revolver calibro 40 con relativo munizionamento pari a 14 cartucce e una pistola Beretta calibro 7,65 con 64 munizioni. Nel dettaglio, la sostanza stupefacente è stata rinvenuta in un box auto del quale l’indagato aveva la disponibilità insieme al fucile e al revolver con le sue munizioni. Una volta raggiunto il suo domicilio, inoltre, gli agenti hanno scoperto anche la pistola Beretta cal. 7,65 e denaro contante per la somma di 6.000 euro.

I telefoni per eludere i controlli

La persona arrestata aveva con sé anche due telefoni cellulari dei quali uno criptato, sicuramente finalizzato ad eludere i controlli e i monitoraggi da parte delle forze dell’ordine. Insomma, gli agenti in questo modo hanno smantellato tutto il suo business, insieme a tutti gli utensili impiegati per portarlo avanti. 

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