Fiumicino-Dacca andata e ritorno. Sono tanti i bengalesi che vivono e lavorano nella capitale e sul litorale romano. E che quotidianamente affollano le rotte delle linee aeree Emirates, Turkish, Qatar Airlines. Ma anche con Alitalia si può volare in Bangladesh a prezzi molto convenienti.
Una realtà assolutamente ordinaria, di routine, e che ci porta talvolta a temere che siano loro, proprio loro, gli immigrati che abitano le nostre città, quelli dai quali la distanza di sicurezza indicata dalle autorità sanitarie per tuterlarsi dal rischio coronavirus, debba essere raddoppiata.
Ma pare proprio che non sia così. Ad affermarlo è Apel, 37 anni, rappresentante della comunità bengalese di Fiumicino. La notizia ci arriva in diretta via WhatsApp proprio dalla capitale Dhaka dove Apel attualmente si trova senza la certezza di poter rientrare a Roma. Due ragazzi bengalesi partiti ieri l’altro dall’Aeroporto Leonardo da Vinci – infatti – sarebbero risultati positivi al Coronavirus.
Lo ha dichiarato ieri sera – nel corso di una conferenza stampa – la Direttrice dello IEDCR (Insttute of Epidemiology, Disease Control and Research) prof. Meerjady Sabrina Flora
“Il Bangladesh – ha detto – è ad alto rischio di contagio. L’infezione da Coronavirus si è diffusa in ben 80 Paesi, Cina compresa. Otto pazienti sono stati dichiarati positivi nelle ultime 24 ore in queste zone. Tre di questi in Bangladesh, di cui due provenienti dall’Italia. Ormai, neppure la nostra Nazione è esente dal contagio”
Per quanto si è verificato nelle ultime ore il Governo bengalese ha sospeso il rilascio di visti per i cittadini provenienti dall’ Italia, insieme a Giappone e Sud Corea.
“Dei 103 cittadini bengalesi sottoposti al test, invece – ha concluso la signora Flora – nessuno è risultato positivo al Coronavirus”.
Noi lo chiamiamo “effetto boomerang”…
Rosanna Sabella
