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Elezioni Pomezia, le tre S di Matarese: sicurezza, sviluppo, sanità

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Il candidato sindaco della coalizione di centrodestra Pietro Matarese continua ad esporre più nel dettaglio i vari punti del programma, soffermandosi questa volta sulle “3 S”: sicurezza, sviluppo, sanità.
“Sono tre aspetti – spiega Matarese – che, seppur completamente distinti, viaggiano insieme per dare benessere al cittadino. Riguardo la sicurezza, provenendo da un corpo delle forze dell’ordine, so bene quanto sia importante: per questo, dopo aver parlato nei giorni scorsi con il vice-capo della polizia, ieri mi sono recato al ministero dell’interno per discutere nuovamente di Pomezia e delle soluzioni da adottare per rendere l’intera città più sicura per i cittadini. Abbiamo parlato del campo rom di via Pontina che, pur essendo nel territorio comunale di Roma, provoca disagi soprattutto a Pomezia e Torvaianica. Grazie al fatto che il leader indiscusso della Lega, Matteo Salvini, è ora vice Presidente del Consiglio e Ministro dell’Interno, possiamo finalmente trovare una soluzione per risolvere il problema malgrado il Movimento 5 Stelle e la sindaca di Roma Raggi abbiano chiesto alla Regione Lazio più tempo per lo smantellamento. Ma la sicurezza non si limita a questo: ho in mente maggiore presenza delle forze di polizia, sia comunali che statali, e controlli con le videocamere di sicurezza che facciano da deterrente contro la microcriminalità e non solo”.

Riguardo lo sviluppo, Matarese distingue le strategie a seconda dell’area geografica. “Dobbiamo puntare allo sviluppo economico di tutto il territorio, avendo ben chiaro che nella zona industriale di S. Palomba serve innanzi tutto non mandare via le industrie che già ci sono e nel contempo attrarre nuovi investitori che offrano lavoro ai cittadini di Pomezia, mentre nella zona di Torvaianica occorre rilanciare il turismo. Per quanto riguarda la zona industriale ho in mente di dialogare con gli imprenditori, attraverso un tavolo che si riunisca con cadenza periodica per affrontare di volta in volta le problematiche da affrontare e fornisca gli imput per arrivare a una soluzione, ma anche di dare agevolazioni fiscali, per quanto riguarda le competenze comunali, in modo da alleggerire il costo del lavoro e invogliare le aziende a restare sul territorio. Per il turismo, ho già parlato di quello che voglio fare nell’immediato per Torvaianica: ho in mente un piano serio di rilancio, che preveda investimenti importanti reperiti sia attraverso finanziamenti europei che attraverso cordate di imprenditori, per dotare il litorale di strutture ricettive, alberghiere e di divertimento appetibili per il turista. Anche in questo caso, come per la zona industriale, ciò di cui c’è bisogno sono servizi, infrastrutture e la garanzia di un dialogo continuo con l’amministrazione. Ci sono imprenditori che in questi anni avrebbero voluto finanziare sul territorio anche opere pubbliche con milioni di euro, ma non sono nemmeno stati ricevuti dagli amministratori a 5 Stelle”.

Per finire, la salute. “È impensabile che una città di 63 mila abitanti possa contare solo su una clinica privata che deve coprire le esigenze anche della vicina Ardea. Il problema va risolto, anche perché ci sono settori della sanità che non sono coperti e che costringono i cittadini a dover andare altrove per curarsi. La ASL è proprietaria di una struttura magnifica in via del Mare che non viene adeguatamente sfruttata, ma ci sono anche altre soluzioni che stiamo valutando per poter offrire ai pometini la possibilità di curarsi nella propria città”.

 

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