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Emergenza rifiuti a Roma, in AMA saltano i turni dei netturbini per il caldo

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17 condanne per i Predoni del Gasolio, a seguito dell'inchiesta sui furti di carburante in Ama. Dal 2017 al 2020 un dipendente su tre rubava.

A complicare le mosse di Roma verso il contenimento dell’emergenza rifiuti, anche i problemi che stanno emergendo in AMA. Dopo la mancanza di unità sufficienti alla gestione delle strade romane, oggi esce la notizia di come l’azienda al decoro urbano trovi difficoltà a lavorare con il caldo dell’Estate 2023. I netturbini starebbero saltando i turni per le alte temperature, che almeno in diversi situazioni avrebbero già causato degli svenimenti nelle unità degli operai.

AMA salta i turni per il caldo estivo a Roma

Una situazione che è arrivata subito ai piani alti della municipalizzata romana, che almeno nella nota del Direttore Generale Andrea Bossola avrebbe compreso il problema dei lavoratori interni all’azienda. Oggi, la realtà al decoro è costretta a organizzare “turni in coppie, al fine di evitare svenimenti da parte dei singoli netturbini”. Oltretutto, la società ha chiesto di lavorare nelle varie zone di Roma “in coppia e a vista”, così da garantire il pronto soccorso di quei dipendenti che si sentono male per il caldo. 

L’ennesimo limite al decoro della Capitale

Se il caldo può creare un oggettivo limite all’AMA nella pulizia della Città Eterna, è vero anche che tali calure non sono anomale in questa parte dell’anno. Tra i molteplici problemi che ogni mese investono l’azienda romana, ormai il territorio capitolino è investito dai rifiuti. Limiti che, come scritto da Bossola, lasciando ipotizzare come troppi quartieri rimarranno sotto la spazzatura ancora per diversi giorni o addirittura settimane. Ma allora Gualtieri e Ama come sperano di risolvere la faccenda?

Cassonetti non svuotati anche per tre settimane

Personale che soffre il caldo, mezzi AMA fatiscenti e mancanza di personale lungo le strade romane. Il problema che si registra, alla fine dei conti, è una città dove i cassonetti, oltre alla raccolta differenziata, non vengono più svuotati. Se il caldo crea disagi al personale dell’azienda, quella stessa calura rischia di far propagare, in giro per Roma, gravose epidemie igienico-sanitarie. 

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