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Emergenza rifiuti per Pasqua: la spazzatura di Roma in giro per mezza Europa

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Smaltire i rifiuti: da Roma alla Germania

I rifiuti di Roma non si sa più dove metterli. Ci vorrebbe un enorme spazio dedicato, ci vorrebbero ettari ed ettari di discariche a norma. Forse ci vorrebbe proprio un altro Paese. E così, dopo quelli diretti per l’Olanda, altri treni carichi di rifiuti Capitali viaggeranno anche verso la Germania.

Emergenza rifiuti per le feste di Pasqua

Per Ama, qui in Italia, è diventato impossibile trovare discariche libere e poi c’è anche il problema della santissima Pasqua: mai quanto a Pasqua e Natale, sacro e profano si incontrano su un territorio comune, quello dei rifiuti. Con l’arrivo delle festività è facile dedurre che ci possa essere un ritorno immediato all’emergenza, quella vera, come l’abbiamo conosciuta anche a Natale.

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Cassonetti stracolmi e discariche a cielo aperto

Parliamo di cassonetti stracolmi e sacchetti che rimangono in bellavista sui marciapiedi. Le aree che storicamente registrano maggiori difficoltà in questi periodi sono i quadranti Est e Nord della città. Cittadini si, ma anche turisti.

La produzione dei rifiuti, come fa saper anche il Messaggero, potrebbe tornare intorno alle 19mila tonnellate a settimana, contro le attuali 16mila. Ma non è tutto. C’è il problema che i Tbm della Rida di Aprilia, società venuta in soccorso ad Ama a seguito della chiusura della discarica di Albano Laziale, possa anch’essa fare grande fatica in questi giorni. 

La soluzione provvisoria dal Campidoglio

Insomma, dal Campidoglio arrivano rassicurazioni per il piano di Pasqua, ma il vero problema rimarrà quello delle prossime settimane, quando l’accumulo sarà esorbitante. Per questo nel vertice di mercoledì la municipalizzata e il Comune si sono imposti di trovare altre soluzioni, altre discariche e Tmb, ma al momento tutto sembra essere fermo.

L’unica soluzione immediata per sfiorare l’emergenza senza toccarla davvero, sono i ”viaggi della speranza” all’estero. Dopo la Brexit, sono gli inceneritori tedeschi ed olandesi ad avere la maggiore disponibilità. E poi ci si mette anche la guerra in Ucraina, perché si faticano a trovare container sui treni che devono dirigersi nel Nord Europa. 

 

 

 

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