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«Erdogan dittatore», la Turchia convoca l’ambasciatore italiano dopo le dichiarazioni di Draghi

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Sulle prime pagine di cronaca dei giornali (nazionali) da una settimana si sta parlando dei seguenti nomi: Recep Tayyip Erdogan, Ursula von Der Leyen, Charles Michel. Il tutto è, ovviamente, riferito all’incidente diplomatico avvenuto lunedì scorso ad Ankara, in Turchia, durante un incontro ufficiale tra il governo turco e Unione Europea. L’episodio che ha scatenato l’ira ma anche il silenzio di tutti è stato la sedia mancante per Ursula Von der Leyen”. La presidente della Commissione europea, all’inizio dell’incontro, è rimasta senza un posto dove sedersi: le uniche due sedie presenti erano state già occupate da Charles Michel (presidente del Consiglio Europeo) e da Erdogan (presidente turco). 

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Ursula Von der Leyen, Erdogan: cos’è successo lunedì ad Ankara 

L’immagine della Von der Leyen seduta su di un divano, lontano da Michel e Erdogan, è stucchevole. Racconta quanto un’immagine possa celare stratificazioni di problemi: il sessismo nel confronto delle leader donne, l’impossibilità di comprensione da parte di presidenti autoritari (come Erdogan), il conflitto persistente fra le istituzioni dell’Unione Europea, l’omertà e i gesti mancati. Bisogna riconsiderare infatti che durante quell’incontro, seppur Erdogan avesse previsto solo due sedie, Charles Michel non ha deciso di fare qualcosa. Non ha provato a concedere la sedia alla Von der Leyen né ha tentato di sedersi accanto a lei sul divano. Che Erdogan abbia mostrato la sua indole sessista è stato appurato, ma è sconfortante che anche Charles Michel abbia scelto di non scegliere. Avrà capito che il suo gesto mancato è valso comunque come una decisione? 

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Draghi: «Erdogan è un dittatore»

E poi il silenzio. Il silenzio assordante da parte dei vertici e poi le due parole di Mario Draghi: Umiliazione e Dittatore
Ieri, in conferenza stampa, il Premier si è pronunciato sull’incidente diplomatico avvenuto ad Ankara con queste parole: «Mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che la presidente della Commissione europea ha dovuto subire» ha dichiarato ieri il Premier in conferenza stampa.
«Umiliazione» è il termine utilizzato da Draghi per raccontare la sedia mancante per la Von Der Leyen. «Dittatore» è invece il termine utilizzato per descrivere Erdogan. Nelle ultime ore, grazie ai social, stanno emergendo delle foto scattate nel 2015 durante una riunione del G20 in Turchia. Nella fotografia si vede l’allora presidente del Consiglio Europeo (Donald Tusk), il presidente della Commissione Europea (Jean-Claude Junker) seduti entrambi ai lati di Erdogan su poltrone identiche ad Adalia, in Turchia. 
Del resto Erdogan si è sempre preso il merito dei sui commenti discriminatori nei confronti delle donne, come quando nel 2016 disse di considerarle prima di tutto delle madri. E allora, ci chiediamo, sarà giusto considerare Erdogan un dittatore? 
Questo non possiamo deciderlo noi, tuttavia dopo le dichiarazioni di Draghi la Turchia ha convocato l’ambasciatore italiano e la tensione, tra i due Paesi, sembra essere sul punto di esplodere.

Erdogan
Foto: ufficio stampa del Consiglio Europeo
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