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Fabio Fucci, dal M5S alla Lega: ‘Per me è un ritorno alle origini. Io candidato sindaco di Roma? Sono a disposizione’

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Fabio Fucci, passato dal M5S alla Lega: “Per me è un ritorno alle origini. Io candidato sindaco di Roma? E’ una suggestione. Sono a disposizione della Lega, ma sono scelte che vanno concordati con i dirigenti del partito. Sarei certamente in grado di farlo. Raggi? Purtroppo per Roma la Raggi ha fallito su tutte le grandi sfide che la città presenta ad ogni sindaco: dalla gestione dei rifiuti alle manutenzioni. Ha cambiato più assessori che paia di scarpe”.

“Il motivo della crisi di consenso del M5S è anche questo suo non essere né di destra né di sinistra. La politica è identificare delle priorità, da una parte c’è chi pensa allo ius soli, dall’altro la Lega che ritiene prioritario abbassare le tasse. La Lega, a differenza del M5S, ha dimostrato di apprezzare la mia esperienza da sindaco e di volerla valorizzare. I provvedimenti della Lega al governo mi sono piaciuti, quelli del M5S sono stati evanescenti. Il reddito di cittadinanza si è trasformato in uno strumento assistenzialistico”

 

Fabio Fucci, ex sindaco di Pomezia, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

 

Fucci è passato dal M5S alla Lega. “Io sono fuori dal M5S ormai da due anni, ho visto con grande interesse la nascita del governo gialloverde e ho constatato il grande lavoro che la Lega con Salvini vicepremier ha fatto in un anno. Quei provvedimenti che sono stati apprezzati da me, come la legge sulla legittima difesa, quota 100, il calo degli sbarchi, sono stati apprezzati anche da gran parte degli italiani, a differenza dei provvedimenti evanescenti che invece ha messo in campo il M5S. Il reddito di cittadinanza si è trasformato in uno strumento assistenzialistico, come temeva Salvini. Non c’è un percettore di reddito di cittadinanza al quale sia stato offerto un posto di lavoro, o che stia facendo lavori socialmente utili per il proprio comune. Il mio ingresso nella Lega concretizza un ritorno alle mie origini politiche, di persona che ha apprezzato i provvedimenti della destra. Il motivo della crisi di consenso del M5S è anche questo suo non essere né di destra né di sinistra. La politica è anche identificare delle priorità. Da una parte c’è chi pensa allo ius soli, dall’altro la Lega che ritiene prioritario abbassare le tasse. Rapporti con M5S? C’è stato un confronto con gli esponenti del M5S con cui ho condiviso l’esperienza al Comune di Pomezia, ma al di là di qualche battuta goliardica non c’è stato altro. Beppe Grillo è stata la persona che ha fatto scattare in me la molla dell’attivismo politico. Senza dubbio ricordo quel periodo con entusiasmo. Oggi sto vivendo questa mia nuova fase politica all’interno della Lega, con ancora più entusiasmo perché ho l’esperienza di 10 anni politica attiva e quindi con una consapevolezza nuova di quelli che sono i mezzi a mia disposizione. La Lega, a differenza del M5S, ha dimostrato di apprezzare la mia esperienza da sindaco e di volerla valorizzare. Io candidato sindaco di Roma? E’ una suggestione. Sono a disposizione della Lega, ma sono scelte che vanno concordati con i dirigenti del partito. Sarei certamente in grado di farlo. Raggi? Purtroppo per Roma la Raggi ha fallito su tutte le grandi sfide che la città presenta ad ogni sindaco: dalla gestione dei rifiuti alle manutenzioni. Ha cambiato più assessori che paia di scarpe, questo denota una totale mancanza di visione e di progetto. Se Roma viene percepita come una città sporca e invivibile è evidente che vi sia una responsabilità dell’attuale amministrazione”.

 

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