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‘Farruggio fr***o’: insulti omofobi nella scheda elettorale del candidato consigliere a Fiumicino

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Davide Farruggio

Pensava fossero chiacchiere da bar, invece era successo davvero. La scritta era lì, vergata con la matita che sarebbe dovuta servire per scegliere il partito e il candidato da eleggere alle amministrative. E invece no, l’anonimo elettore di Fiumicino ha preferito sprecare il suo voto e il suo tempo per esprimere il suo insulto nei confronti di uno dei candidati. 

E, mentre il mondo civile si batte per l’uguaglianza, questa persona ha scritto sulla sua scheda “Farruggio fr***o”, credendo che le sue parole potessero offendere, senza invece pensare che avrebbero rivelato solo la sua meschinità.

La replica di Davide Faruggio

La risposta del candidato consigliere, che si era presentato nelle liste del PD, non si è fatta attendere. “Al seggio 8 di Fiumicino (S.E. Via Rodano), durante le operazioni di spoglio, è uscita una scheda elettorale che riporta la scritta “FARRUGGIO FR***O”. La scheda è stata dichiarata nulla, senza mettere a verbale la dichiarazione dell’ elettore“, ha dichiarato Farruggio. Ed è proprio questo che ha ferito l’esponente del centrosinistra: il fatto che non sia stato verbalizzato il motivo per cui la scheda non era valida.
“A prescindere dalla (poca) considerazione che ho per il soggett* che ha scritto l’offesa, che ha alzato le chiappe dal divano e ha perso tempo (e il suo unico voto!) per scrivere ‘sta cagata, trovo ancor più grave che persone della mia coalizione non si siano battute su questo e non abbiano denunciato la cosa. Già da ieri il mio amico Americo Scaccia mi aveva informato, speravo fosse una chiacchiera da bar. Il mio impegno non si ferma, lotterò ancor di più e continuerò a camminare a testa alta nella mia città perché non ho vergogna di quello che ero, di quello che sono e di quello che sarò. I miei genitori, quando sono nato, mi hanno attaccato un bel paio d’ali e insegnato a poco a poco a volare, sempre in alto, sempre libero!”

La difesa di Michela Califano

Una presa di posizione chiara arriva dalla consigliera regionale PD Michela Califano. “Come membro dell’istituzione regionale, come segretario del Partito Democratico di Fiumicino e come amica di Davide esprimo a lui la mia vicinanza. Gli porgo anche le mie scuse poiché questo avvenimento increscioso è venuto a galla solo ora. Conoscono Davide molto bene e so che, per quanto questi gesti colpiscano nell’anima, il suo impegno per la nostra città continuerà con lo stesso fervido piglio di sempre”, ha dichiarato. 

“È però bene sottolineare che quanto accaduto va non solo condannato ma combattuto con tutte le nostre forze. Senza ambiguità o derubricandolo come il gesto sconsiderato di qualche ‘buontempone’. L’ho sostenuto ieri, durante la ‘Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia’. E a maggior ragione lo ribadisco oggi. È compito di ognuno di noi, istituzioni in primis, fare tutto ciò che è in nostro potere, con fermezza e senza indulgenze, per contrastare odio, abbattere pregiudizi e discriminazioni alle quali purtroppo, nel 2023, dobbiamo ancora assistere. In questi anni, grazie anche a Davide, abbiamo fatto tanto. Abbiamo lavorato con gli strumenti che ritenevamo più adeguati: la parola, la cultura, la sensibilizzazione. È prioritario che si continui su questo percorso perché episodi del genere non accadano mai più. I diritti e la libertà di amare chi si vuole non sono questioni di appartenenza, ma il tema principale dell’agenda politica e istituzionale di un Paese che vuole definirsi civile”.  

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