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Fase 2. Si può fare la spesa fuori dal proprio Comune o quartiere? Ecco la risposta

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Domani inizia la Fase 2, ma c’è ancora tanta confusione. Uno dei punti su cui c’è davvero poca chiarezza è quello relativo a dove si può andare a fare la spesa. Fino a oggi, infatti, siamo stati costretti a comprare il cibo nel supermercato più vicino alla propria abitazione, ma adesso?

DOVE SI PUÒ FARE LA SPESA?

Nella fase 2, per quanto riguarda la spesa, non cambia proprio nulla: bisogna continuare a farla nella propria zona. Quindi nei negozi (alimentari, supermercati, frutterie, ecc) vicine casa. Non è possibile invece andare a fare compere in quartieri o Comuni diversi dal proprio, almeno al momento. Sottolineiamo questo perché la normativa in questi giorni viene modificata con rapidità sorprendente e probabilmente l’apertura dei negozi non alimentari – il 18 maggio – consentirà lo spostamento anche per quanto riguarda il modo di fare la spesa. Ma fino a quella data è vietato andare a caccia di offerte o di supermercati diversi da quelli vicini alla propria casa.

Le uniche motivazioni per cui ci si può spostare dal proprio Comune (e dal proprio quartiere) sono quelle relative all’urgenza, ai motivi di salute e di lavoro come in precedenza e, in questa fase 2, per andare a trovare i congiunti che – specifichiamo –  sono i “Parenti, affini, partner nelle unioni civili e chi è legato da stabile legame affettivo nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”, ma non gli amici.

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