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Fiumicino, macabro ritrovamento nella notte da parte di due pescatori: emerge un cadavere dalle onde

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aggressione nella notte a Testaccio

Stavano pescando tranquillamente, quando hanno avvistato il cadavere di un uomo nudo, con indosso solo un paio di scarpe da ginnastica che, dalle onde del mare, è stato trascinato a riva ed è andato ad arenarsi sulla battigia, a pochi passi da loro. È successo questa notte, pochi minuti prima dell’una, a Fiumicino, in via Pesce Luna. I due uomini, intenti a pescare a riva, ad un tratto hanno visto emergere qualcosa dall’acqua. Immediatamente si sono resi conto che si trattava della sagoma di un uomo, che sembrava essere senza vita. Spinta dalle onde, la sagoma si è arenata sul bagnasciuga, rivelando il corpo nudo di un uomo, che aveva come unico capo di vestiario delle scarpe da ginnastica. I due, allarmati, hanno chiamato il numero unico delle emergenze e sul posto è arrivata una pattuglia della polizia. Il cadavere presentava una ferita al volto, dalla quale perdeva sangue, oltre a un’escoriazione al gomito e un’altra a un ginocchio. Sul posto sono arrivati anche i sanitari del 118. La polizia, interrogando le persone presenti sul posto, è riuscita a ricostruire l’accaduto.

FORSE LA DROGA ALL’ORIGINE DELLA MORTE DELL’UOMO

La vittima è un43enne romano. A raccontare quanto successo un suo amico, un 42enne romano, il quale ha riferito agli inquirenti che i due avevano trascorso la serata pescando e bevendo birra ma che il suo amico aveva assunto della cocaina. Ad un tratto aveva iniziato a delirare, proprio dopo aver preso la sostanza stupefacente, e a dare in escandescenze, per poi buttarsi in mare. L’amico aveva iniziato a chiamarlo, senza ricevere risposta. Dopo una decina di minuti, l’aveva visto riemergere: si era quindi tuffato per riportarlo a riva ma, sentendo che il corpo era ormai rigido, aveva capito che l’uomo era morto. Preso dal panico, era uscito dall’acqua per chiedere aiuto alla sua compagna, la quale a sua volta aveva chiamato il padre dell’uomo deceduto e il numero unico delle emergenze per attivare i soccorsi.

LA SALMA A DISPOSIZIONE DEL MAGISTRATO

Il corpo dell’uomo è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria e trasferito all’Istituto di Medicina Legale dell’Università La Sapienza, dove nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia per stabilire l’effettiva causa della morte del 43enne.

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