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Fiumicino: minorenni adescati nei luoghi della movida, ma nessuno interviene

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Sorpreso a vendere alcolici minorenni Latina

Non è un luogo immaginario, a Fiumicino, il Paese dei Balocchi. Esiste realmente. E attira ogni sera decine di giovani e giovanissimi che come nel libro di Collodi non sanno resistere alla tentazione dello spasso senza freni. E, dopo la mezzanotte, si scatenano. Ubriacandosi – in barba a tutte le normative – con birra, cocktails e vodka in quantità per poi aggirarsi sul lungomare a vandalizzare, spaccare bottiglie, distruggere.

Non sono bastati, al nostro moderno Mangiafuoco (il titolare della rivendita) i trentamila euro di sanzione che le forze dell’ordine gli hanno comminato qualche settimana fa per aver infranto le norme anti-Covid e avere somministrato ai suoi avventori cibo e bevande scadute.

L’uomo, uno straniero sulla cinquantina, non solo perservera nell’illegalità, ma addirittura si fa fotografare senza ritegno sul suo profilo Instagram  insieme a minorenni, ragazzini e ragazzine poco più che quattordicenni, che fanno le boccacce in pose spesso equivoche, sicuramente non cònsone alla loro giovane età.

Attraverso indiscrezioni, veniamo a conoscenza del fatto che l’uomo – migrato qualche mese fa da Ostia – dove pare sia stato ‘cacciato’ – a Fiumicino, non ha esitato a riprendere, da dove li aveva lasciati, i suoi loschi affari. Non è escluso – secondo i nostri informatori che chiedono di restare anonimi – che a calamitare tanti giovani non sia solo la vendita di alcolici e super-alcolici, ma che nel locale incriminato abbia luogo anche spaccio di sostanze stupefacenti.

Come se non bastasse, ad aggravare la posizione dell’uomo e delle sua attività palesemente illecite, vi sarebbe anche il reato di evasione fiscale. Ha pensato bene, il proprietario della rivendita, di cambiare insegna subito dopo la multa, e di trasferire la partita Iva su altro nominativo. Ciononostante gli scontrini rilasciati ai clienti – che un solerte avventore si è preso la briga di raccogliere e fotografare – vengono stampati con il numero della vecchia partita iva, omai inesistente.

Lascia perplessi (e ha scatenato inevitabilmente la reazione dell’opposizione di centro-destra) la dichiarazione pubblicata qualche ora fa del primo cittadino Esterino Montino a seguito dell’episodio del 17enne accusato di tentato omicidio a Fregene: “Come amministrazione abbiamo a cuore la sicurezza delle nostre cittadine e dei nostri cittadini”, ha detto il Sindaco.

Di fatto, i controlli che tutti si aspettavano dopo la riapertura del locale sul Lungomare,  non ci sono stati. Nessuna pattuglia, nessuna verifica ha impedito ad oggi a questo losco figuro di continuare a delinquere, adescando ragazzini. proprio come nella favola di Pinocchio.

Rosanna Sabella

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