Home » Ultime Notizie » Fiumicino. Morto Ulisse, mendicante gentiluomo: colpito da un infarto all’interno di un bar

Fiumicino. Morto Ulisse, mendicante gentiluomo: colpito da un infarto all’interno di un bar

Pubblicato il

Lo conoscevano tutti come Ulisse. Ma erano in pochi a sapere che era davvero quello il suo vero nome. Così, quando un paio d’ore fa a Fiumicino è cominciata a trapelare la notizia che un uomo era deceduto in un bar, tutti si sono chiesti chi fosse.

“Ulisse” ha scritto qualcuno fra i commenti in calce al post su Facebook.

“Ulisse? Ma Ulisse chi, “lui”? Sì, proprio lui, il mendicante “gentiluomo” che a voce bassa ti chiedeva un euro. E se gli dicevi no, oggi non ho spicci, ti ringraziava chinando la testa  e ti augurava buona giornata.

Era un uomo mingherlino, il povero Ulisse. Di lui si vociferava che avesse perso un po’ la testa e che era malato. Ma che pur avendo alle spalle una famiglia numerosa e benestante, nessuno lo voleva con sé. Chiacchiere di paese, forse. Congetture.

Di certo era conosciuto e anche benvoluto da tutti, quell’ometto di cinquantasette anni che ne dimostrava almeno dieci di più. Si faceva a piedi ogni giorno dei chilometri attraversando Fiumicino da una parte all’altra e girando per i bar dove riusciva sempre a rimediare un cornetto caldo e un cappuccino. E qualche spicciolo per comprarsi le sigarette.

“Lascia perde’ Uli’. Te fanno male le sigarette” – gli gridava qualcuno dall’altra parte della strada in tono scherzoso. Altri lo prendevano un po’ in giro. Ma sempre con rispetto.

Così, quando poco fa si è accasciato all’interno di un bar di via Giorgis dove pare si sentisse come a casa, sono stati in tanti a preoccuparsi.

Quando ha capito che si trattava di una cosa seria, la titolare della rivendita ha subito chiamato il 118. All’arrivo dell’ambulanza i medici hanno tentato di rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare. L’uomo è morto in pochi minuti a causa di un infarto.

“E’ morto felice – ha dichiarato commossa Noha, la proprietaria del bar – qui gli volevamo tutti bene e aveva appena mangiato dei dolci”.

Non è stato facile nemmeno togliere il disturbo per il poveretto. Ci sono voluti i carabinieri per rintracciare il suo medico di base e poi il medico legale che doveva constatarne il decesso. E infine far rimuovere il corpo, che senza l’intervento del titolare del locale, sarebbe rimasto lì tutta la notte.

Un invisibile come ce ne sono tanti, Ulisse, cui quel nome sembra essere stato scelto dal destino prima che dalla famiglia.

Eppure, di quell’invisibile – che non ha mai trovato il suo posto nel mondo e dormiva all’addiaccio – domani Fiumicino sentirà la mancanza.

Mentre continuano a piovere su Facebook commenti di dolore accorato e di vero dispiacere, già si scatenano le prime polemiche sulla tempistica e sulle modalità dei soccorsi. Anche da parte dei parenti dell’uomo, che minacciano denunce.

Ma lui, Ulisse, da dove si trova ora, non se ne cura proprio, impegnato com’è a cercare San Pietro per domandargli: scusa, ce l’hai un euro?

Rosanna Sabella

Impostazioni privacy