Ha scatenato una vera e propria bufera (e anche qualche insulto) il Tweet pubblicato un paio di minuti prima di mezzogiorno dal Governatore della Liguria Giovanni Toti (Cambiamo) che ha dichiarato: “Per quanto ci addolori ogni singola vittima del #Covid19, dobbiamo tenere conto di questo dato: solo ieri tra i 25 decessi della #Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese che vanno però tutelate“.
Le risposte dei cittadini
In pochi minuti sono arrivate centinaia di risposte, perlopiù di protesta. “Lei non sta bene, io faccio parte delle persone, come dice lei “non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”. LEI deve farsi vedere da uno bravo”, commenta un utente tra i più moderati. “Quando non sarai indispensabile dove vorresti essere differenziato? Umido o secco?”, replica un altro internauta. “Vergogna, vergogna, vergogna lo grido con tutte le mie forze, il suo gran capo, 84 anni però e stato subito tutelato e curato celermente, anche lui è molto anziano, W i nonni i e le nonnine che hanno contribuito a costruire questo paese che poi hanno affidato a persone come lei”, gli fa eco un altro cittadino. “La “soluzione finale” del Führer de ‘noantri. Pure il “però” non ti sei fatto mancare. Agghiacciante”, prosegue un altro ancora. E così via, con più di 2500 commenti che sono destinati ad aumentare. C’è chi chiede di ritirare il Tweet, ma, dopo più di 2500 insulti, l’unica risposta è stata da parte dello staff, che ha provato a rimediare dicendo che il senso del Tweet è stato frainteso, perché si intendeva dire che si tratta di persone che, stando in pensione, se ne devono stare a casa… Non si sa se il rimedio (quindi hanno tutti frainteso?) sia stato peggio del danno, arrampicandosi così sugli specchi. Forse chiedere scusa per la caduta di stile sarebbe stato molto molto più apprezzato.