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Green Pass e viaggi, cosa cambia dal 1° settembre. La proposta di Ricciardi: “Obbligatorio ovunque”

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Green Pass e dove serve a Pasqua e Pasquetta

Gli italiani hanno preso confidenza con il Green Pass. La mossa di Draghi, presa con l’ultimo Decreto Legge, ha avuto i suoi esiti positivi: quasi tutti sanno quando e dove è necessario avere il certificato verde e – cosa più importante – le vaccinazioni sono aumentate. 

Se alcuni hanno già finito le vacanze, c’è però anche chi in ferie andrà i primi di settembre e dovrà tenere bene a mente alcune nuove regole che si applicheranno al Green pass. Andando poi in contro ad una stagione di piogge e freddo, nella quale il certificato verde sarà sempre più “obbligatorio”, riassumiamo il vademecum del Green pass per gli spostamenti. 

C’è poi anche a chi non bastano le restrizioni, come Walter Ricciardi, e che vorrebbe un Green Pass all’italianaper tutelare tutti” anche i novax. Scopriamo assieme quali sarebbero i pro di un certificato verde, realmente, obbligatorio

Green Pass: cosa cambia (per gli spostamenti) dal 1° settembre 

Come già sappiamo bisogna esibire il Green Pass prima di andare al ristorante, sedersi dentro un caffè, visitare una mostra o partecipare ad un convegno. A partire dal 1° settembre – però – sarà obbligatorio anche per viaggiare sui mezzi a lunga percorrenza: parliamo quindi di treni, aerei e traghetti per collegamenti interregionali (esclusi i marittimi nello Stretto di Messina), per autobus che lavarono su più regioni.  

Da tenere bene a mente per chi, magari, parte prima del 1° settembre e rientra (ovviamente) dopo: è possibile che all’andata non vi sia richiesto il Green pass ma al ritorno sì! Per il rientro dall’estero, in Italia non basterà più la prima dose si vaccino: bisognerà infatti eseguire un test molecolare o antigienico, se in possesso di una sola ignizione.

Prima di partire bisogna ricordare di complire il Passenger Locator Forms: una ‘certificazione’ che rende più facile alle autorità sanitarie il tracciamento degli spostamenti.

Green Pass obbligatorio: la proposta di Ricciardi 

Se il Green Pass, mese dopo mese, sta diventando sempre più preponderante nella vita degli italiani c’è anche chi crede non sia abbastanza. Secondo Walter Ricciardi, il consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza, è necessario realizzare un Green Pass all’italiana chiedendo un uso più esteso possibile. 

Ricciardi, grande sostenitore dell’obbligo vaccinale per il personale scolastico, in un’intervista a Repubblica ha fatto il suo punto della situazione su quanto fatto fin ora e sulla strada che bisognerà conseguire. Secondo Riccardi il Green Pass andrebbe “introdotto in tutti gli ambienti di vita e di lavoro, anche sui trasporti” perché solo “in questo modo garantiamo la libertà di movimento ai vaccinati e agli immuni, ma anche la ripresa dell’economia e quindi la tutela dei posti di lavoro“. 

 

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