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Green Pass obbligatorio per supermercati e centri commerciali: la proposta contro la variante Delta

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Supermercati aperti oggi 25 aprile

Il modello Macron fa sul serio e punta a ridurre al minimo i contagi. Dal primo agosto, in Francia, l’utilizzo del Green pass potrebbe servire anche per entrare nei grandi supermercati e centri commerciali. Il Governo ha infatti annunciato multe fino a 45.000 euro, carcere e licenziamento per i negozianti che non controllano tale utilizzo. 

In Italia, invece, è dibattito aperto: pro o contro l’utilizzo a tappeto del Green pass? La risposta ancora non è nota. Ciò che sappiamo è che entro mercoledì la cabina di regia si riunirà e Draghi firmerà il nuovo decreto che andrà a modificare le regole sul rilascio del pass e del suo utilizzo. 

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Green Pass: l’Italia si avvicina al modello Macron 

Il Green Pass, in Italia, potrebbe servire (ed essere obbligatorio) per partecipare agli eventi di grande portata, come in discoteca o negli stadi, ma si pensa anche per salire sui mezzi pubblici, trani, aerei, palestre. Nell’aria anche l’ipotesi del suo obbligo per entrare nei supermercati e nei centri commerciali. 

Sandra Zampa, vicepresidente del Pd, ex sottosegretaria alla Salute e, oggi, Responsabile degli aspetti comunicativi relativi alle relazioni internazionali e alle attività istituzionali nazionali del Ministro della Salute, sembra non aver dubbi. La Zampa ha dichiarato che: “E’ ora di un impiego intelligente del Green pass. A mio avviso, ma su questo dovrà esprimersi il Cts e poi decidere il Governo, serve richiederlo per accedere ai luoghi di assembramento. E quindi sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza, aerei, treni e traghetti, in congressi, fiere, stadi, palazzetti dello sport, cinema e teatri. Ma anche in supermercati, ipermercati e centri commerciali. Su questo il Governo sta ragionando e si dovrebbe arrivare a una soluzione”. 

Come abbiamo più volte ribadito nulla è ancora stato deciso. Certo è che i numeri sono in rialzo: la variante Delta corre veloce, la paura per le vacanze è tanta e anche la prospettiva per i mesi invernali. Da un lato c’è la campagna vaccinale che, gestita Regione per Regione, presenta innumerevoli differenze, dall’altro c’è la necessità di una stretta sui vaccini: non diventerà obbligatorio ma chi non ha ricevuto il siero dovrà privarsi di tante cose. Senso civico o dittatura? 

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