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I nuovi lavori nell’era digitale: opportunità per i giovani

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Internet e le nuove tecnologie stanno trasformando completamente le nostre società, creando da un lato alcune criticità ma offrendo allo stesso tempo diverse opportunità, soprattutto per i giovani. Nell’era digitale sono sorte infatti tantissime le nuove professioni, lavori che non esistevano soltanto 10-15 anni fa, i quali oggi offrono chance e salari spesso piuttosto elevati. Vediamo quali sono gli impieghi più richiesti del momento e i mestieri del futuro

Copywriter

Una delle professioni più ricercate dalle imprese oggi è quella del copywriter, ovvero dello scrittore per il web. Qualsiasi azienda a che fare con internet, perciò deve continuamente produrre contenuti digitali, da pubblicare sui vari canali di comunicazione come il sito web, i profili social, le campagne di marketing e le attività pubblicitarie. Per farlo è necessario rivolgersi a content writer specializzati, persone che non solo sanno scrivere, ma che conoscono anche le tecniche e gli strumenti legati al mondo di internet.

Questo lavoro prevede una serie di specializzazioni, a seconda dell’area di attuazione. Ad esempio ci sono scrittori che si occupano di realizzare articoli informativi, news, guide, post per i social network, oppure che si dedicano al settore dell’advertising. Il salario spesso è vincolato al lavoro svolto, il più delle volte come libero professionista, tuttavia è possibile lavorare da casa o da qualsiasi paese del mondo. Per maggiori informazioni consigliamo di consultare il portale Giornalisticamente.it

Social Media Manager

Uno dei nuovi lavori dell’era digitale è il social media manager, una figura professionale che gestisce progetti sui social network. In questo caso è possibile trovare specialisti di piattaforme specifiche, ad esempio Facebook, LinkedIn o Instagram, oppure che si occupano a 360° della presenza digitale sui social di aziende, personaggi famosi e portali web. Tali professionisti possono trovare impiego presso imprese specializzate, assumendo vari ruoli in base alle esigenze aziendali, oppure operare da soli come lavoratori autonomi.

Tra le mansioni di un social media manager c’è la creazione dei piani editoriali, la gestione dello sviluppo dei contenuti video, testuali e visuali, la pianificazione di una strategia di comunicazione con gli utenti e l’analisi dei risultati ottenuti. Per diventare uno specialista si possono seguire corsi professionali, imparare da soli facendo pratica con pagine personali, oppure lavorare con esperti del settore tramite stage e contratti di apprendistato, ottenendo un salario legato alle proprie capacità e ai risultati.

SEO Specialist

Sebbene social e applicazioni per dispositivi mobili siano sempre più diffusi, internet è ancora dominata dai motori di ricerca come Google, perciò le imprese devono curare la gestione del proprio sito web. Per farlo è centrale la figura del SEO Specialist, un professionista che si occupa del posizionamento sui motori di ricerca, aumentando il traffico organico ricevuto dal sito e curando anche campagne di advertising a pagamento. 

I compiti da svolgere sono molteplici, infatti bisogna curare gli aspetti tecnici della piattaforma, ottimizzare la struttura del sito, creare un piano editoriale basato su una keyword research adeguata alle finalità aziendali, promuovere il portale con attività di digital PR e link building, ma soprattutto analizzare i risultati. Soltanto in questo modo è possibile migliorare le attività da eseguire, verificando quali azioni offrono le prestazioni più efficaci in base al gradimento degli utenti.

Programmatore

Naturalmente uno dei lavori più richiesti oggigiorno è quello del programmatore, fondamentale per qualsiasi progetto digitale, dalle piccole imprese alle grandi multinazionali. Questi professionisti possono guadagnare fino a 80-90 mila euro l’anno, ricoprendo posizioni senior con più di 10 anni d’esperienza, trovando facilmente impiego sia in Italia che soprattutto all’estero. Il percorso formativo in questo ambito è più tecnico, quindi è consigliabile seguire degli studi universitari, specializzandosi in seguito nell’area in cui si vuole attuare.

Le capacità di base richiedono esperienza in alcuni linguaggi, come Java, Python, Javascript, C++ e C#, nella programmazione a oggetti, nello sviluppo di software e applicazioni. Dopodiché è necessario apprendere presso aziende del settore, mantenendo una formazione continua d’accordo con gli sviluppi delle nuove tecnologie. Le aree disponibili sono numerose, dal frontend al backend, dai programmi per pc ai software per dispositivi mobili, fino al gaming. 

Digital Marketing Manager

Nell’era digitale uno dei lavori più ricercati è quello del digital marketing manager, uno specialista di tecniche di marketing applicate al settore digitale. In pratica si tratta di un professionista che pianifica strategie per aziende e liberi professionisti, aiutandoli a creare business efficaci attraverso gli strumenti messi a disposizione dal web. Quest’ultimi possono essere i più vari, dalla creazione di un sito all’apertura di canali social, dalla realizzazione di video su piattaforme di videosharing all’utilizzo dell’email marketing.

Nello specifico il digital marketing manager è un coordinatore delle strategie di marketing, che si avvale di specialisti per raggiungere i risultati desiderati dai clienti. L’interno processo deve considerare il budget dell’impresa, un’accurata fase di analisi e un’ottimizzazione continua di tutti i processi impiegati. Lo stipendio può essere piuttosto elevato, arrivando anche a 50-60 mila euro l’anno, tuttavia è necessaria una formazione specifica e maturare molta esperienza, per lavorare con clienti in grado di investire somme importanti.

I lavori del futuro che non esistono ancora

Oltre alle professioni appena citate, lavori estremamente richiesti oggigiorno dalle aziende, nei prossimi anni saranno decine le attività da svolgere che ancora non esistono. Secondo uno studio condotto dal World Economic Forum, il 65% dei bambini che iniziano adesso il percorso scolastico, svolgeranno lavori completamente nuovi, secondo un ciclo di innovazione con una durata media di 5 anni. 

Ciò è dovuto allo sviluppo sempre più veloce della tecnologia, che introduce ogni anno novità e apre la strada a settori totalmente sconosciuti, che richiedono persone qualificate o pronte ad apprendere le capacità necessarie per svolgere tali mansioni. Basti pensare alla robotica, alle infrastrutture legate all’Internet Of Thing, all’automazione e comparti come il turismo spaziale e le auto a guida autonoma.

Naturalmente non è possibile intraprendere percorsi formativi per lavori che ancora non esistono, tuttavia sarà fondamentale sviluppare abilità di adattamento, per passare in maniera rapida da un’attività ad un’altra. Questo processo sarà sempre più veloce, quindi si vedranno spesso persone cambiare impiego, imparare nuove capacità tecniche, adeguarsi alle tecnologie del momento per non finire nel limbo della disoccupazione.

L’aspetto fondamentale nei prossimi anni sarà proprio la flessibilità, la volontà di apprendere cose nuove durante tutta la vita, scordandosi per sempre del vecchio posto fisso da tenere per tutta la vita. Sicuramente si tratta di un cambiamento epocale, che comporta sia lati negativi che positivi, tuttavia è un processo irrefrenabile, perciò è essenziale puntare fin da subito su velocità, formazione continua e professionalità ibride.

 

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