Home » Ultime Notizie » Incendio Pomezia, Wwf: “Conseguenze rilevanti sulla salute dei residenti. Problemi maggiori colpiranno i bambini”

Incendio Pomezia, Wwf: “Conseguenze rilevanti sulla salute dei residenti. Problemi maggiori colpiranno i bambini”

Pubblicato il

A Pomezia un rogo di rifiuti forse combinati con eternit sta facendo correre grossi rischi ad un’area non marginale del nostro territorio

“La Eco X è una delle numerose società, site nelle aree industriali di Pomezia, che si occupa di raccolta e avvio ai centri di riciclo di carta, plastica e ferro – dichiara il Wwf Litorale Laziale in una nota stampa  – è situata lungo l’asse stradale della Pontina vecchia, ad una distanza di 3 km circa in linea d’aria dal centro di Pomezia, a 600 metri dalla zona 5 Poderi e soli 400 metri dal margine settentrionale dell’edificato del quartiere Castagnetta”.

“Come accade in molti comparti industriali di Pomezia – afferma l’associazione –  vi è una commistione di utilizzi, dovuti anche alla nascita di nuclei spontanei di edilizia residenziale all’interno delle aree industriali, successivamente sanati. Ad aggravare la situazione urbanistica, le aree industriali sono limitrofe e contigue a vasti appezzamenti di agro romano, in cui ancora viene mantenuto l’utilizzo agricolo e produttivo legato alla terra”.

“Tale situazione è figlia di una dissennata pianificazione territoriale avvenuta negli anni passati (incoraggiata almeno all’inizio, dai fondi della cassa del mezzogiorno) e alla piaga dell’abusivismo edilizio, sigillata dai numerosi condoni effettuati a partire dagli anni ’80 -aggiunge il wwf – In merito all’azienda, che opera da alcuni anni, non si può fare a meno di notare da alcune foto prese da Google maps che i piazzali di manovra contigui al capannone erano occupati, forse oltre quanto consentito dalle norme, in maniera preponderante da materiale ammassato e stoccato”.

“La presenza sul territorio dell’impianto aveva allertato i residenti che riuniti in un Comitato di cittadini avevano cominciato ad attivarsi lo scorso novembre presso le autorità (Sindaco e Polizia Locale), che a loro volta avevano scritto all’ASL RM6 e nucleo del NOE Carabinieri con la richiesta di un sopralluogo congiunto – informa l’associazione – Se risulterà poi vero (e speriamo di no) quanto affermato da alcuni testimoni che il tetto di uno dei due capannoni era ricoperto da eternit, l’evento assume una gravità estrema e chiama in causa anche la Regione Lazio che ancora non ha un piano operativo di bonifica del cemento-amianto”.

L’evento avrà conseguenze rilevanti sulla salute di chi abita nelle vicinanze – dichiara Gabriella Villani, vice Presidente del Wwf Litorale Laziale  –  Per vicinanza e’ da intendersi un’area con un raggio di alcuni chilometri, dal momento che le nube tossica viaggia in atmosfera per decine e decine di km. Saranno particolarmente colpiti gli abitanti di Pomezia, Torvaianica e delle propaggini dei Castelli romani. Nel pomeriggio di ieri la colonna di fumo era rivolta verso il mare, oggi però l’odore di plastica bruciata si avverte anche ad Ostia”.

I problemi maggiori colpiranno i bambini e coloro che sono affetti da patologie respiratorie – aggiunge Gabriella Villani – Non dimentichiamo inoltre il danno alle coltivazioni sulle quali si stanno riversando le ceneri della combustione. Vigileremo sugli sviluppi di questa preoccupante vicenda chiedendo la trasparenza e la chiarezza necessarie per conoscere responsabilità vicine e lontane del disastro e le misure messe in campo per la prevenzione di tali incidenti, a cominciare dalla prevenzione della produzione dei rifiuti e della loro pericolosità”.

Impostazioni privacy