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Incidente Fonte Nuova, parla un amico dei ragazzi morti: ”Sono salvo per un caso del destino”

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Incidente Fonte Nuova

Incidente Fonte Nuova. Tra la giornata di oggi e quella di domani verranno condotte le autopsie sui corpi dei cinque giovani morti nella notte di giovedì nel drammatico incidente stradale. Gli esami saranno effettuati all’istituto di Medicina legale della Sapienza, e da qui si avranno ulteriori dettagli, forse, su dinamiche e resto. Le famiglie, prima di tutte, cercano di avere delle risposte ulteriori. Si cercheranno, in particolare, eventuali tracce di alcol o di droghe. Tuttavia, stando alle descrizioni di coloro che conoscevano Valerio, Alessio, Simone, Flavia e Giulia, la risposta è già chiara: ”Quei ragazzi erano bravi, “puliti”, mai un problema con la giustizia per abuso di alcolici o stupefacenti” – come riportato anche da Repubblica. 

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I funerali dei 5 ragazzi e la chiesa

A seguito degli esami, poi, la Procura di Tivoli firmerà i nullaosta per la riconsegna dei corpi alle famiglie, e così la comunità tutta potrà dedicarsi all’ultimo saluto. Per questo, il Comune di Fonte Nuova così come la Polizia Locale si sarebbero già messi a disposizione per la celebrazione del funerali. Un ultimo saluto, che potrebbe svolgersi per tutti nella ”chiesa della cittadina – ha spiegato Mario Troisi, il papà di Flavia – che dista appena 50 metri dal luogo dell’incidente. Siamo distrutti, tutti. Cinque famiglie senza più un futuro, speriamo solo che Leonardo (Chiapparelli, unico superstite, ndr) possa ricordare cosa è accaduto quella sera”.

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Oltre ai familiari, anche gli amici non si danno pace, sono distrutti dal dolore. Tra questi c’è anche S., il quale si è detto certo del fatto che l’incidente non sia avvenuto per una distrazione del guidatore, nel caso dovesse essere accertata la presenza di Valerio alla guida della Fiat 500 – dal momento che la vettura era intestata alla madre. Anche S., quel giovedì sera, doveva essere al DK33, il locale dove il gruppo di amici si è ritrovato per stare insieme. E molto probabilmente, anche lui sarebbe salito su quella macchina. E come lui steso afferma: ”Per un caso del destino non c’ero. Il mio posto l’ha preso un altro – racconta Simone – Per un cambio turno improvviso quella sera sono dovuto andare a lavoro”.

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