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Influenza aviaria, nuovo virus H10N3: primo caso di uomo contagiato, è allarme

Pubblicato il
coronavirus nel Lazio 26 aprile

Mentre la gran parte dei Paesi combattono contro il Coronavirus, la terribile pandemia che ha stravolto e colpito le vite di tutti, in Cina è allarme per l’influenza aviaria, quella che tendenzialmente si diffonde tra gli uccelli. Tendenzialmente perché in realtà è stato registrato il primo caso di infezione su un uomo: si tratta di un 41enne della città di Zhenjiang della provincia cinese orientale dello Jiangsu. A renderlo noto qualche giorno fa la  Commissione Nazionale della Sanità. Il paziente aveva sviluppato i primi sintomi il 23 aprile, poi il 28 era stato reso necessario il ricovero in ospedale, dove ora si trova in condizioni stabili. Il Chinese Center for Disease Control and Prevention ha provveduto a sequenziare l’interno genoma del campione il 28 maggio e il risultato è stato positivo al virus H10N3, con gli esperti che ritengono che questo rappresenti un “rischio molto basso” di epidemia su larga scala. 

Virus Influenza Aviaria: cos’è, sintomi e come si trasmette 

L’OMS ha spiegato che “finché i virus dell’influenza aviaria circolano tra il pollame, l’infezione sporadica dell’influenza aviaria nell’uomo non è sorprendente”. Per gli esperti, infatti, il rischio che l’influenza aviaria H10N3 si diffonda nell’uomo è molto basso. Ma quali sono i sintomi? Generalmente, i sintomi dell’influenza aviaria appaiono dopo 2-7 giorni dall’esposizione e sono febbre, mal di testa, mal di gola, dolori articolari e diarrea, quelli che sembrano essere tipici di una normale influenza. In caso di infezione, i pazienti vengono isolati e trattati – qualora ce ne fosse bisogno – con farmaci antivirali.

Per prevenire l’influenza aviaria, è bene lavarsi spesso le mani, far sì che la carne sia ben cotta, non mangiare uova crude ed evitare il contatto con uccelli vivi e pollame. Anche se, è bene ribadire, che i prodotti (come carne di pollo e uova) se ben cotti possono essere consumati senza problemi, senza la paura di essere contagiati. Con la speranza che quello registrato in Cina resti un caso isolato, ora che dobbiamo sconfiggere il Coronavirus. 

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