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Kibernetes: “Usciamo senza macchia dall’inchiesta Telonai”

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Kibernetes esce senza macchia dall’inchiesta giudiziaria “Telonai” di Pontinia. Sono state infatti pubblicate dal Tribunale del Riesame di Roma, le motivazioni dell’annullamento dell’ordinanza emessa dal Gip che scagionano definitivamente i nostri manager Maurizio Filiberti e Giorgio Sottile, confermando la completa estraneità di Kibernetes a qualsiasi trama illecita.

Si tratta di quattro pagine in cui i giudici Maria Viscito, Filippo Steidl e Laura Previti del Tribunale del riesame di Roma riscrivono completamente i fatti, esprimendo in un nulla di fatto quanto sostenuto dal Gip di Latina, Giuseppe Cario.

Secondo i giudici del Riesame, l’accusa di turbativa nel procedimento di selezione del contraente viene completamente a cadere, poiché i documenti individuati sono del tutto inidonei a condizionare o incidere sullo svolgimento della gara, limitandosi a prevedere la necessità di un bando.

I giudici del riesame affermano a chiare lettere che non emerge in alcun passaggio dei documenti e delle prove acquisite che sia stato turbato l’iter del bando per condizionare la scelta, anzi viene auspicato «l’espletamento di una gara “aperta”, da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo».

Maurizio Filiberti e Giorgio Sottile sono tornati immediatamente al lavoro e l’iter di reintegro formale delle due figure aziendali seguirà rapidamente le disposizioni del Modello Organizzativo 231, che permette alle imprese di essere dispensate dai reati imputati ai singoli dipendenti, al quale Kibernetes aderisce.

 

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