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La protesta contro il coprifuoco #ioil22nonlovoglio: ecco quando si farà

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La popolazione italiana è stanca. Ormai i malumori sono tanti, troppi, e difficili da contenere. Tra le proteste e gli scioperi, i cittadini stanno tentando di far comprendere allo Stato che le varie soluzioni che sono state proposte per arginare l’emergenza Coronavirus, non sono state adeguate.

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Il messaggio sui social

Dal 26 aprile, il Governo Draghi, ha indetto la riapertura graduale di molteplici attività, ma ciò che ha fatto storcere il naso a tantissime persone è il continuo coprifuoco alle 22:00 di sera. Proprio per questo motivo, gli italiani si sono mobilitati sui social, facendo partire l’hashtag #ioil22nonlovoglio, lanciato da Nicola Porro, e diventato virale in pochissimo tempo, ma non solo. Difatti da poco tempo gira un messaggio sui vari social, da Whatsapp a Facebook, in cui si vuole protestare contro il perpetuarsi della chiusura alle ore 22:00: “SE SEI D’ACCORDO PASSAPAROLA. Il giorno 1 maggio 2021 dalle ore 22.00 alle ore (quello che volete) scenderemo liberamente per le strade di tutta Italia, lo faremo per ribellarci alla misura del COPRIFUOCO, misura che si vuole adottare anche nella prossima estate. Scenderemo pacificamente nelle strade e piazze, a piedi in macchina, in bici, in moto…come vi pare naturalmente…festeggeremo la nostra voglia di liberarci dalla dittatura che avanza…perché lo faremo? Perché il coprifuoco è illegittimo e non tutela assolutamente la salute di nessuno. È arrivato il momento di contrapporre la nostra libertà alla dittatura. Se non lo faremo ora peggiorerà sempre più: gli ultimi mesi ne sono la conferma. Noi non apparteniamo a nessuna forza politica, siamo solo liberi e tanti cittadini che vogliono riprendersi la legittima libertà. Scendete con noi, saremo in tanti a festeggiate la nostra festa e a decretare la loro fine. Vi aspettiamo. Cittadini liberi.”

Dunque se da una parte c’è chi ritiene che sia ancora troppo presto per le riaperture, considerato anche l’andamento della campagna vaccinale, dall’altra c’è chi non si ritiene soddisfatto delle misure attuate e che non comprende il motivo del mantenimento della misura del coprifuoco, anche considerando la riapertura dei ristoranti a cena.

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