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Ladispoli, prende una pistola e si traveste da poliziotto per mettere in guardia dai borseggiatori: denunciato

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Polizia Ladispoli

Si era vestito come un agente della polizia penitenziaria, aveva preso una pistola – perfetta imitazione della Beretta 92FS – e si era posizionato davanti a una scuola di Ladispoli, per “consigliare” a genitori e alunni di stare attenti ai borseggiatori. Ma il suo atteggiamento ha insospettito le persone presenti, che hanno chiamato la i veri poliziotti per fare dei controlli.

Falso agente, vero ‘mitomane’ 

Le segnalazioni, ripetute, sono arrivate da parte di alcuni genitori e e del personale ATA dell’istituto Comprensivo “Ladispoli 1” agli agenti del commissariato distaccato Ladispoli, che hanno fatto scattare le indagini. Genitori e personale hanno riferito di un uomo che, con indosso una divisa e armato di pistola, si qualificava come appartenente alla Polizia Penitenziaria e metteva in guardia le persone sulla presunta presenza di borseggiatori nelle vicinanze della scuola.

I poliziotti, accertata l’identità dell’uomo, hanno effettuato diversi accertamenti, a seguito dei quali è stata trovata una pistola a gas full metal, imitazione della Beretta 92FS, una giacca della divisa in dotazione agli appartenenti alla Polizia Penitenziaria e un tesserino di riconoscimento del tutto simile per colori e foggia a quello in dotazione alle forze di polizia.

Il “cambio d’abito”

Ma non solo: l’uomo, un cittadino italiano di 32 anni, era ben equipaggiato. Infatti gli agenti, quelli veri, nella successiva perquisizione all’interno della sua auto hanno trovato un’altra giacca della divisa della Polizia Penitenziaria e un cinturone completo di fondina, stavolta appartenente alla Polizia di Stato. L’ uomo, con diversi precedenti di polizia e ora gravemente indiziato dei reati di possesso di segni distintivi contraffatti e usurpazione di titoli e onori, è stato denunciato in stato di libertà. 

Sono adesso in corso i necessari approfondimenti, anche allo scopo di accertare la provenienza delle uniformi. Ad ogni modo l’indagato è da ritenere presunto innocente, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

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