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Ladispoli, sicurezza nelle stazioni ferroviarie, Ardita: “Alla stazione di Ladispoli c’è un edificio che può ospitare la Polizia ferroviaria”

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L’amministrazione comunale di Ladispoli scende nuovamente in campo per la sicurezza nelle stazioni ferroviarie del territorio. Promotore di una serie di proposte è stato il consigliere comunale Giovanni Ardita, delegato ai rapporti con Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia.

“Sono mesi – afferma Ardita – che l’amministrazione comunale insiste sul problema della sicurezza alla stazione di Ladispoli, evidenziando che il problema dell’attraversamento selvaggio dei pendolari si ripete quotidianamente. Un malcostume diffuso soprattutto quando arrivano i treni da Roma nel pomeriggio, affollati da centinaia di pendolari che scendono a Ladispoli e Marina di Cerveteri.

E’ vero che troppi viaggiatori indisciplinati se ne infischiano della propria sicurezza ed attraversano i binari, commettendo peraltro una infrazione. Ma è altrettanto innegabile che la muraglia di pendolari per uscire dallo scalo ferroviario di piazzale Roma deve scendere le scale nel piccolo imbuto del sottopasso. Avevamo lanciato, in tempi non sospetti, proprio l’allarme sul fatto che il sottopassaggio sia inadeguato a contenere gli oltre 8000 utenti che ogni giorno frequentano la stazione di Ladispoli, rappresentando un potenziale pericolo per la sicurezza.

E’ innegabile che, una volta terminata la grande opera di restyling della stazione, avremo uno scalo tra i più moderni e funzionanti del Lazio, dotato di 4 ascensori per i disabili, di toilette riaperte dopo 8 anni. Ma, purtroppo, rischia di essere una grande opera incompleta e carente di un sottopasso indispensabile per i pendolari. L’amministrazione del sindaco Grando aveva proposto una variante in corso d’opera per realizzare un piccolo sottopassaggio ferroviario tra il 2° e il 1° binario per far defluire i pendolari in due uscite diverse, decongestionando dunque l’afflusso di una massa imponente di utenti”.

Il consigliere Ardita ha anche individuato una soluzione alternativa per porre un freno all’attraversamento selvaggio dei binari.

“Si potrebbe – spiega Ardita – proporre a Trenitalia di far fermare tutti i treni, anche solo nel pomeriggio, al primo binario, in modo da evitare l’attraversamento dei pendolari. E’ una soluzione che potrebbe risolvere la situazione e non ci sembra di difficile attuazione. Del resto, dopo la tragedia di Marina di Cerveteri, crediamo sia il caso di adottare provvedimenti urgenti e risolutivi per la sicurezza dei pendolari.

Peraltro, riguardo alla stazione di Marina di Cerveteri, la situazione logistica è differente. Al primo binario partono tutti i treni per Roma, quindi non vi è il pericolo dell’attraversamento, ma la situazione cambia quando arrivano i convogli da Roma che si fermano al 2° binario della stazione di Marina di Cerveteri. Purtroppo c’è la pessima e pericolosa abitudine di alcuni indisciplinati di attraversare i binari per raggiungere velocemente il parcheggio.

A Marina di Cerveteri si potrebbe adottare un sistema già attuato dalle Ferrovie dello Stato nello scalo di Orte e sul primo binario a Termini dove è stato installato un nuovo materiale che ha la funzione di barriera ad ostacoli che non permette di saltare i binari. Perché nessuno ha chiesto alle Ferrovie dello stato per quale motivo alla stazione di Marina di Cerveteri durante le operazioni di restyling questo materiale non è stato installato? Sarà l’amministrazione comunale di Ladispoli a porre il quesito nelle sedi opportune. E’ ovvio che siano necessari maggiori controlli,

presto torneremo a rivendicare una postazione della Polizia ferroviaria a Ladispoli dove esiste un immobile delle Ferrovie dello stato che potrebbe essere adibito a piccolo comando”.

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