Il Lazio sembrerebbe essere l’unica Regione a passare dalla zona rossa a quella arancione. Gli esperti della cabina di regia, come ogni settimana, stanno valutando i parametri di rischio a livello nazionale, ma anche quelli di ogni singola Regione/Provincia Autonoma. Ma quando le nuove ordinanze che sanciscono “il cambio di colore” entreranno in vigore? A quanto pare, il Lazio passerà in zona arancione da martedì 30 marzo perché, come ha spiegato Nicola Zingaretti, “il decreto in vigore prevede che la zona rossa duri fino a lunedì compreso“. Per il momento, quindi, il Lazio dovrebbe passare alla fascia di rischio meno elevata proprio da martedì, a meno che il Governo non prenda nuovi provvedimenti.
AGGIORNAMENTO ORE 14.50
Il Lazio passerà in zona arancione da martedì 30 marzo. Lo ha dichiarato in conferenza stampa il Ministro della Salute, Roberto Speranza.
Lazio e Roma in zona arancione da martedì 30 marzo
“Il valore RT è a 0.99 con una riduzione del numero dei focolai, l’incidenza è a 205 per 100 mila abitanti” – ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato. Parametri che fanno ben sperare perché l’Rt è in calo e pare essersi attestato sotto l’1. Dato che farebbe entrare la Regione in zona arancione. Ma ci sono anche numeri che preoccupano perché, come ha spiegato l’assessore, “i tassi di occupazione dei posti letto sono poco sopra soglia”. Stando ai dati riportati dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e aggiornati al 25 marzo, nel Lazio la percentuale di posti letto di terapia intensiva occupata da pazienti Covid è al 38% (soglia di rischio 30%). Per i posti letto di area medica afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia attestata al 43% contro la soglia di rischio del 40%.
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Il Lazio, con questi numeri, da martedì sarà in zona arancione. In questo modo, i negozi riapriranno, saracinesche alzate anche per parrucchieri, barbieri ed estetiste, mentre bar e ristoranti continueranno a lavorare solo d’asporto o con consegne a domicilio. Ricordiamo che si tratta di 5 giorni di “aperture” perché per Pasqua, il 3, il 4 e il 5 aprile, tutto il Paese sarà in zona rossa. In quei giorni ci sarà una serrata totale e gli spostamenti saranno consentiti solo all’interno della propria Regione, a patto che a muoversi siano due persone non conviventi e verso una sola abitazione privata.
