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Lazio, scuole aperte e boom di classi in quarantena

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Scuola: studentessa offesa dalla professoressa per il suo abbigliamento

Priorità alla riapertura delle scuole nonostante i rischiquesta è la linea del Governo Draghi supportata dal Ministro della Salute Speranza. Quel ‘nonostante i rischi’ però preoccupa famiglie, studenti e docenti: perché di fatto sono loro a dover fronteggiare l’esposizione al virus. Ma andiamo con ordine, una raccolta dei dati (fornita dalla La Repubblica) rivela che oltre 80 classi sono state poste in quarantena tra Asl Roma 1, 2 e 3. 

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Scuole aperte: boom di contagi nelle classi  

La riapertura è stata fortemente voluta dal Governo anche a fronte del blitz dai Nas; quando hanno verificato la presenza del virus sui mezzi di trasporto, successivamente accertata. Ad oggi però, sempre a fronte di quella riapertura, i Presidi si trovano costretti a rimodulare gli orari delle classi, gestire le quarantene e organizzarsi con le altre classi. Un esempio arriva dall’Istituto Comprensivo Paolo Stefanelli dove, nella giornata di ieri, il Dirigente scolastico Flavio Di Silvestre ha reso pubblico un “Avviso urgente alle famiglie degli alunni”. Nella nota si evince che in due plessi dell’istituto ci sono diverse classi e docenti posti in isolamento, e che per tanto l’orario di uscita è stato modificato per adattarsi alle assenze. Questa scuola non è un caso d’eccezione: sembra essere così un po’ ovunque.

Nella Asl Roma 1 sono 20 le classi poste in quarantena, 40 nella Asl Roma 2 e ben 24 nella Asl Roma 3: è facile comprendere come – visto il periodo di festività e di chiusura – le positività si siano innescate durante i pochi giorni di riapertura pre-Pasqua: quando il Lazio è tornato arancione. Tuttavia, i numeri continuano ad evolversi e se il report attuale riguarda solo 3 Asl di Roma, bisognerebbe confrontare i dati riportati dalle altre scuole. 

Scuola: una persona è positiva, cosa bisogna fare? 

Quando in una classe vi è un positivo, cosa succede? Il Preside, o il referente Covid, deve immediatamente chiamare la Asl e avvisarli del rischio. Una volta ricevuta la segnalazione, la Asl si organizza per predisporre i tamponi. In quel lasso di tempo la classe finisce a casa in attesa del risultato che arriverà direttamente alla scuola. Nel momento in cui si riscontra una positività, alunni e docenti finisco in quarantena, altrimenti rientrano a scuola. E cosa succede se in ogni istituto una persona risulta positiva? Con i dati attuali, accade quello che sta accadendo adesso: la messa in discussione del sistema. Il rientro in presenza è un valore importante per ragazzi e docenti ma forse, in questo momento, la Dad è il male minore.  

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