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Le asportano il rene sbagliato, malata oncologica denuncia l’ospedale

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Operazione chirurgica

Asportano il rene sbagliato all’ospedale di Brindisi: paziente oncologica denuncia i due medici che l’hanno operata.

Operazione chirurgica
Rimosso il rene sbagliato a una paziente oncologica (credits @Casa Sollievo della Sofferenza) – Ilcorrieredellacitta.com

Nuovo caso di malasanità in Italia, dove una signora si è vista asportare un rene sbagliato durante l’intervento chirurgico. La donna, malata di tumore, aveva la necessità di togliere l’organo con la presenza del tumore. Un’operazione voluta dagli stessi medici, che però hanno sbagliato la scrittura della diagnosi: un errore che ha conseguito alla gravissima superficialità in sala operatoria, rimuovendo, di fatto, la parta sane e lasciando all’interno la zona attaccata dalle cellule tumorali. 

Rimuovono il rene sbagliato alla donna malata di tumore

La vicenda è avvenuta in un ospedale di Brindisi. L’intervento è stato effettuato nello scorso mese di settembre, quando in sala operatoria è finita una paziente oncologica di 72 anni. A maggio 2023, una visita d’urgenza aveva evidenziato una neoformazione ovarica destra con TC addome e una lesione surrenale nella stessa zona del corpo. L’errore però occorse nella conclusione del documento clinico, dove il dirigente medico che firmò il documento consigliava un “intervento di surrenectomia al rene sinistro”. 

Come spiega Leggo, un refuso che i medici avrebbero seguito alla lettera anche quattro mesi più tardi, rimuovendo il rene indicato dalla perizia clinica. L’errore sarebbe apparso solo a operazione conclusa, con gli esami istologici che avrebbe evidenziato la presenza del male nonostante la surrenectomia.

La denuncia della signora

I medici, accortisi dell’errore commesso in sala operatoria, dopo pochi giorni hanno avvertito la signora del grave problema. Da qui sarebbe nata la denuncia della signora, che in questa faccenda si sta facendo seguire dalla propria legale, l’avvocatessa Sandra Di Monte. La 72enne ha denunciato i due medici che hanno compiuto l’intervento lo scorso settembre, con l’accusa di lesioni personali colpose. Secondo l’avvocatessa, sarebbe bastata solamente una maggiore attenzione per evitare l’errore: andava infatti compiuta una lettura attenta del referto medico, con una verifica che avrebbe fatto emergere come il quadro del documento non combaciava con la realtà dei fatti.

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