Home » Ultime Notizie » Mascherine all’aperto, Brusaferro (ISS): ‘Se sarà necessario a causa della variante Delta faremo un passo indietro’

Mascherine all’aperto, Brusaferro (ISS): ‘Se sarà necessario a causa della variante Delta faremo un passo indietro’

Pubblicato il
Latina Fondi e Terracina, mascherina all'aperto

Via le mascherine all’aperto e Paese tutto ‘tinto’ di bianco. Oggi, 28 giugno, è un’altra delle date da segnalare sul calendario, da cerchiare in rosso perché l’Italia lentamente sta ritornando alla normalità, quella che ormai da tempo sembrava un’eccezionalità. Tra Dpcm che si sono rincorsi, regole impartite in ogni dove, lockdown e zone rosse, complice anche la campagna di vaccinazione che procede spedita i contagi sembrano essere in calo, così come i ricoveri e le terapie intensive. Ma la guardia non si può ancora abbassare, l’allerta deve restare massima perché la paura che la variante Delta (indiana, ndr) possa arrivare e stravolgere anche l’Italia è tanta. 

Mascherine all’aperto in Italia e variante Delta

La mascherina si potrà togliere nei luoghi all’aperto, non c’è più l’obbligo, ma è bene portarla sempre con sé e indossarla nei luoghi a rischio assembramenti. Un bel passo in avanti per l’Italia, una decisione arrivata dopo giorni di dibattiti e pareri contrastanti. Ma ora Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e segretario del CTS, non esclude la possibilità di tornare indietro e di reinserire la misura restrittiva della mascherina all’aperto per contenere la variante Delta. 

“I sistemi di monitoraggio guardano incidenza, trasmissibilità e cioè l’Rt e circolazione delle varianti. I primi due soprattutto sono indicatori di come si muove l’epidemia. Il report di venerdì scorso ci ha detto che per ora la situazione permette di toglierle. Abbiamo solo 11 casi per 100mila abitanti in 7 giorni a livello nazionale. Il monitoraggio ci consente di capire come evolve la situazione e semmai intervenire, anche reintroducendo misure  – ha spiegato Brusaferro intervistato da Repubblica. “I casi in Italia – prosegue –decrescono in assoluto ma quelli sostenuti dalla variante Delta stanno salendo. Anche da noi sta provocando focolai. Per queste caratteristiche i modelli europei dicono che diventerà dominante durante l’estate”.

E sull’eventuale reintroduzione delle zone rosse per arginare la diffusione della mutazione, Brusaferro ha spiegato: “Siamo ancora in situazione pandemica pur con dati positivi: dobbiamo però sempre avere nella nostra cassetta degli attrezzi gli strumenti utili per ogni situazione. Se c’è un focolaio in aree localizzate, le autorità sanitarie locali e Regioni adottano gli strumenti più opportuni. (…) Il punto di partenza è che il distanziamento è importante. La mascherina dipenderà dalla circolazione”.

Impostazioni privacy