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Michelle Causo, il killer 17enne trasferito in carcere nel Nord Italia “Ragioni di sicurezza”

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L'omicidio di Michelle Causo e la verità sulla pistola 

La detenzione dell’assassino di Michelle Causo, la 17enne uccisa a giugno 2023 a Primavalle, sarà al Nord. Il ragazzo sarà trasferito infatti dal carcere minorile di Casal del Marmo di Roma in alt’Italia, a causa della tensione che stava per esplodere intorno al ragazzo. Secondo quanto si apprende, l’assassino avrebbe rischiato pestaggi e ripercussioni da parte degli altri detenuti, convincendo le autorità a un suo trasferimento immediato.

Trasferito il killer di Michelle Causo: rischiava pestaggi dagli altri detenuti

La tensione coi detenuti di Casal del Marmo e il rischio di accanimenti potrebbero essere tra le motivazioni che hanno convinto a un trasferimento immediato del killer di Michelle Causo in una struttura alternativa. Intanto gli inquirenti proseguono le indagini per comprendere le motivazioni che avrebbero spinto il 17enne a uccidere la giovane. Secondo quanto è emerso a oggi, l’avrebbe trafitta con almeno sei coltellate tramite una lama da cucina, all’interno di un appartamento in via Giusepe Dusmet. Per disfarsi del corpo, poi, avrebbe avvolto la salma e l’avrebbe trasportata in un carrello della spesa fino ai cassonetti di via Stefano Borgia, dove poi è stato trovato il cadavere di Michelle Causo.

L’omicidio di Michelle Causo e il ricatto hot dell’assassino 

Altri particolari emergono dalle indagini, aiutando a ricostruire l’identikit dell’assassino. Sembrerebbe che il ragazzo facesse uso di droghe, come da lui stesso “pubblicizzato” nel proprio profilo Instagram. Diversi invece i toni usati sul social Tik Tok, dove si lasciava andare a dichiarazioni d’amore dal sapore malinconico. Il giovane non è nuovo a comportamenti minacciosi e nel suo passato c’è anche un precedente da hacker. Infatti, il 17enne avrebbe tentato di estorcere scatti hot da una compagna di classe dopo averle rubato il profilo Instagram.

Per restituirle l’account, la vittima avrebbe dovuto posare in foto esplicite. A seguito della richiesta, la ragazzina presentò una denuncia contro ignoti ma i carabinieri arrivarono presto al 17enne, sul quale pende l’accusa di sostituzione di persona. Ora gli agenti del commissariato di Primavalle e dalla squadra mobile tengono in considerazione la medesima ipotesi anche per quel che riguarda l’omicidio di Michelle Causo. 

Le precedenti aggressioni 

Ma il ricatto hot non è l’unico precedente del presunto assassino, molto conosciuto dagli altri ragazzini del quartiere che, infatti, ne stavano alla larga. Per esempio, circa due anni fa, aveva aggredito un coetaneo con un coltellino. A finire nelle mire del 17enne, ragazzini maggiormente fragili ed indifesi, di poco più di 12 anni ed anche le bambine. Nel frattempo, inoltre, la polizia è al lavoro sulla pistola giocattolo trovata in casa del giovane ed usata per intimidire le vittime. 

Michelle Causo, dopo il raid in casa del killer la polizia presidia l’abitazione

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