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Minaccia di far esplodere il Vaticano: disposta per il 53enne perizia psichiatrica

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Si è messo al volante di un furgone rubato seminando il panico prima sul Gra e poi diretto al Vaticano. Avrebbe voluto far esplodere San Pietro, invece per il 53enne di Guidonia che lo scorso 18 agosto ha attentato alla sicurezza di Città del Vaticano sarà disposta una perizia psichiatrica. A deciderlo i giudici di piazzale Clodio che nella giornata di oggi, venerdì 1 settembre, hanno accolto la richiesta degli avvocati difensori dell’uomo.

L’attentatore del Vaticano: a rischio 14 capi d’imputazione

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il 53enne avrebbe rubato lo scorso 18 agosto un camion gru nel tentativo di far esplodere il Vaticano. Il tutto ha avuto iniziato la mattina di venerdì 18 agosto: verso le 7 gli agenti della stazione di La Rustica hanno scorto un uomo che passeggiava sul Grande Raccordo Anulare all’altezza dell’uscita 15.  L’uomo ha più volte creato disagi agli automobilisti, rendendo necessario l’intervento degli agenti. Tuttavia il soggetto è riuscito a sfuggire ai controlli, rintanandosi prima in un autonoleggio, dove ha rubato un furgone Iveco. Da lì, poi, è iniziata la sua folle corsa verso il Vaticano dell’attentatore.

L’inseguimento dal Gra al Vaticano: feriti due poliziotti e un automobilista

Una volta palesato il suo piano, l’uomo è salito a bordo di un camion gru e ha cominciato a sfrecciare verso il Vaticano, ignorando semafori e superando ad alta velocità le auto sul Gra. Decine di pattuglie si sono date all’inseguimento del presunto attentatore dal Grande Raccordo Anulare fino a via Gregorio VII. L’uomo è stato fermato infine a piazza Pio IX dagli agenti che erano sulle sue tracce. Nel tentativo di arrestarlo, sono stati feriti inoltre un automobilista e alcuni poliziotti.

Quando è stato raggiunto dalle Forze dell’Ordine, il 53enne ha brandito un coltello ribadendo di voler far esplodere il Vaticano. Per questo motivo, è stato convalidato l’arresto dell’attentatore lo scorso 21 agosto e ora l’uomo si trova in custodia cautelare in carcere, come richiesto dal pm della Procura di Roma. Su di lui pendono 14 capi d’imputazione tra cui resistenza e minacce a pubblico ufficiale, lesioni, tentata rapina, furto aggravato, danneggiamento, porto di arma impropria fino all’evasione. Accuse di cui dovrà rispondere in aula il prossimo 20 settembre.

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